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Tra ville sontuose e antiche rovine in Sicilia: il trailer di "Mafia in the Old Country"

Tra i nuovi scenari proposti dal gioco è possibile elencare alcune importanti ambientazioni classiche della nostra isola. Quali sono

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 16 dicembre 2024

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Nella notte tra il 12 e il 13 dicembre scorso si sono svolti i The Game Awards, i premi assegnati dalla stampa videoludica internazionale ai migliori giochi pubblicati nel corso di quest’anno.

L’evento, che nel 2024 ha celebrato la sua decima edizione, è tra i più seguiti in assoluto dagli appassionati di videogiochi di tutto il mondo e anche per quest’anno è stato l’appuntamento più importante per capire quale saranno i prossimi giochi in uscita e quale passo terrà l’industria videoludica da qui ai prossimi anni.

Tra i giochi più attesi da noi italiani presentati in questi ultimi The Game Awards c’è sicuramente il quarto capitolo della saga di Mafia, intitolato The Old Country. Un titolo di cui avevamo parlato brevemente già alcuni mesi fa.

Esso sarà ambientato nella Sicilia del Primo dopo guerra e vedrà il protagonista – il cui nome è Enzo Favara – scalare i ranghi della famiglia malavitosa dei Torrisi, mentre è in corso una vera e propria guerra di mafia fra diversi clan rivali.
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Come altri titoli del genere, la storia di questo gioco non sarà basata su eventi realmente accaduti, ma l’ambientazione e le prime dichiarazioni degli sviluppatori ci hanno già permesso di capire come il focus di questo titolo sarà una rappresentazione realistica e non macchiettistica di una “Cosa Nostra storica”, molto diversa dalla Mafia moderna o da quella che è stata rappresentata nei film di Hollywood, come “Il Padrino” di Francis Ford Coppola.

La Mafia di The Old County è infatti un’associazione criminale di piccole-medie dimensioni, ancora molto legata alle campagne e alle piccole comunità del centro dell’isola, non il grande impero economico che governava le città degli Stati Uniti e il commercio di droga.

Lo stile delle scene d’intermezzo ricordano inoltre i flashback nostalgici della saga di Coppola o di “C'era una volta in America” di Sergio Leone, ad imprimere ulteriormente nella mente del giocatore una semplice verità: la Sicilia e i personaggi che si possono incontrare nel gioco risalgono a un’epoca più antica e romantica rispetto a qualsiasi altro gioco si possa trovare con la medesima ambientazione.

Tra i nuovi scenari proposti dal gioco (di cui siamo venuti a conoscenza tramite la pubblicazione del trailer) è possibile infine elencare alcune importanti ambientazioni classiche della nostra isola.

Oltre a ville sontuose e a diverse vigne di vino rosso, i giocatori saranno infatti invitati ad esplorare le antiche rovine di alcune acropoli greche, la cui ispirazione principale è ovviamente la Valle dei Templi di Agrigento, di cui è possibile vedere nel trailer persino un Telamone.

I giocatori potranno poi visitare un teatro molto simile al Teatro Massimo di Palermo, alcune chiese barocche e una città molto simile a Catania, in cui è possibile vedere sullo sfondo il profilo inconfondibile dell’Etna, con tanto di cratere sommitale fumante.

Come dichiarato dal trailer, il gioco uscirà sulle console di ultima generazione e su PC la prossima estate, qualche mese prima dell’uscita di un altro gioco molto importante che presenta un’ambientazione cittadina in “stile mafioso”.

Stiamo parlando di Grand Theft Auto VI, anche noto come GTA VI, probabilmente il gioco più atteso della storia. Per immedesimare ulteriormente il giocatore e permettere agli sviluppatori di produrre un prodotto coerente con la realtà storica di quel periodo, il game director del gioco - Alex Cox – ha anche dichiarato che il team di sviluppo ha visitato la Sicilia negli scorsi mesi e ha scelto di chiedere la consulenza di uno storico locale per ricostruire al meglio le ambientazioni.

Hanno per esempio scelto di permettere al giocatore di viaggiare per le campagne dell’isola a dorso di mulo o di asino e che sarà possibile affrontare un gran numero di scontri con pugnali e coltelli, usando le doppiette e le lupare solo nei momenti di estremo bisogno.

Il gioco vuole avere uno stile di combattimento "più tattico e deliberato” e gli sviluppatori hanno pensato che fosse meglio introdurre elementi di gioco provenienti dal vero armamentario del mafioso siciliano. Bisognerà tuttavia aspettare la prossima estate per verificare
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