ITINERARI E LUOGHI
Tra mulini, camelie e un panorama pazzesco: il tour nel (pittoresco) villaggio in Sicilia
Un borgo unico, in un paesaggio collinare dalla varie sfumature di colori, distante dal centro urbano. A caratterizzarlo il suo bellissimo affaccio panoramico sul mare

Il panorama da borgo Cumia (foto di Santo Forlì)
In una di queste giornate dal meteo incerto, fra schiarite e qualche rovescio di pioggia, noi del gruppo "Valli Basiliane" non abbiamo voluto rinunciare ad una delle nostre consuete escursioni e siamo partiti alla volta di Cumia, villaggio collinare di Messina Sud distante dall’agglomerato urbano alcuni tornanti in salita.
Dapprima c’è Cumia Inferiore un gruppo di case disposte a semicerchio con le facciate posteriori a qualche metro di distanza dalla verde e alberata collina sovrastante. Davanti invece c’è l’alveo sassoso di un torrente, ne abbiamo percorso il suo greto e su una delle sue alte sponde abbiamo notato una gorgogliante cascata riversarsi a qualche metro di distanza da una casa come se fosse un grandioso gioco d’acqua del suo giardino.
Ciò la rende simile a una casa famosa costruita direttamente su una cascata a Pittsburgh in Pennsylvania conosciuta in tutto il mondo, continuamente fotografata e presente su svariate riviste.
Su un ripiano sorge un vecchio mulino ormai dismesso ma con le mura ammantate di edera. Più su abbiamo attraversato un boschetto di canne solcato da acque ruscellanti fra mucchietti di sabbia fine e massi levigati.
Un breve sentiero in terra battuta e siamo giunti a una parete terrosa con un’apertura grande quanto una porta, vi siamo entrati e c’erano degli ambienti somiglianti a stanze di un appartamento buio ma appena illuminato da un’altra apertura posta sul retro. Era questo un rifugio della II guerra mondiale che i proprietari di questo terreno si erano costruiti per sfuggire ai bombardamenti.
Siamo sbucati all’aperto, abbiamo imboccato una scalinata lastricata delimitata dalle mura, un centinaio di metri e siamo giunti all’abitato di Cumia Superiore. Pure esso disposto a semicerchio e sembra guardare gli altri caseggiati posti più in basso. Per dissetarci siamo pervenuti ad un antico lavatoio ancora perfettamente in funzione. Ma la peculiarità di questo borgo è rappresentata dal suo bellissimo affaccio panoramico con vista sul mare.
Infatti da qui a 500 s.m. si ha una visione prospettica sull’azzurra distesa che è poco distante in linea d’aria. Gli abitanti del borgo ne possono fruire affacciandosi dalle finestre, ma tanti hanno anche dei terrazzini, e in ogni caso anche dalla pubblica via si può godere di tale spettacolo.
Superato il paese, siamo andati sulle campagne sovrastanti in cui potevamo cogliere varie sfumature di colori, dal verde intenso dei ciuffi di finocchietto selvatico, a quello più tenue e chiaro dell’erbetta, al giallo dei tanti fiorellini di trifoglio, al bruno dei pendii terrosi. Ma incominciano a comparire delle tinte più sfavillanti come le mimose ad inizio fioritura, o il rosa dei fiori di pesco.
Ci siamo imbattuti pure in un boschetto di camelie con i boccioli rossi ancora racchiusi, ma ce n’erano pure di sbocciati.
Del resto questo era il paese dei floricoltori che adesso invece si sono spostati nelle località rivierasche per essere più vicini ai mercati di vendita.
Camminando per i sentieri ancora umidi per le recenti piogge e in cui ancora qualche gocciolina brillava sulle siepi di erica, siamo giunti a un pianoro da cui si gode una bellissima vista panoramica su tutto lo Stretto, la sponda calabra e la zona falcata. Abbiamo dei paesaggi semplicemente meravigliosi.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|