ARTE E ARCHITETTURA
Tra le vie del Capo sbuca una Madre indù e cristiana: l'arte mette insieme due religioni
In piazza San Cosma e Damiano a Palermo in un'edicola votiva abbandonata salta fuori una madonna induista, commistione di due religioni, inno alla vita per chi passa da lì
La madonna di "Tutto e niente" al Capo di Palermo
Una commistione tra religioni, un inno alla vita, visto che per gli street artist che l'hanno realizzata rappresenta più semplicemente "una madre".
«Questa immagine è frutto di un ragionamento che abbiamo fatto due anni fa - spiegano Tutto e Niente e Valux, artisti siciliani che hanno realizzato questa opera - quando fummo invitati a dare il nostro contributo in via Caccamo alla Kalsa. In quel luogo fu posta una pala d'altare con su scritto "Perché noi preghiamo" e ogni artista una volta al mese doveva mettere la propria immagine sacra, per dare il proprio contributo artistico, la propria riflessione sul tema della religione».
Questa immagine rappresenta un archetipo per gli artisti che, a distanza di due anni, hanno voluto riproporla in un altro angolo di Palermo, anch'esso significativo perché luogo di crocevia di popoli e religioni, dove sia induisti che cristiani possono ritrovarsi, mescolare due religioni, due culture, per celebrare un'unica madre, quella di tutti.
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