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Tra i più eleganti del medioevo siciliano: il Castello Aragonese, splendore da visitare

Il Castello di Montalbano Elicona fu la residenza estiva di Federico II d'Aragona e grazie a lui, da fortezza di difesa divenne un vero e proprio Palazzo Reale

Balarm
La redazione
  • 25 settembre 2021

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Il castello di Montalbano Elicona, comune italiano della città metropolitana di Messina, in Sicilia, si trova in piazza Castello nel centro storico del borgo medievale della cittadina del Val Demone.

Città che fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia ed è stata addirittura proclamata Borgo dei borghi 2015.

A raccontarci di questo luogo è Giuseppe Famà, videomaker che ha pubblicato sul suo canale Youtube il video che vi proponiamo.

A dire il vero più che di un centro fortificato sarebbe più corretto parlare di una residenza reale estiva giacché mancano le torri di difesa e le finestre a protezione di eventuali assalti.

Una piccola curiosità è che un primo tentativo di costruire questo castello avvenne in contrada Castellazzo a qualche chilometro di distanza, che però poi venne subito abbandonato a causa dell’inospitalità del luogo.

Inoltre nonostante spesso si attribuisca il merito della sua costruzione a Federico II, stando ad alcune fonti storiche sarebbe invece da riconoscerlo a Federico III d’Aragona. Con gli Aragonesi diventerà una sorta di Castello-Palazzo circondato da una muraglia idonea a fornire la massima difesa grazie a 46 feritoie.
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Di interesse sono la cisterna della corte grande che sul rivestimento idraulico porta l’incisione della data 1270 d.C. e la Cappella della SS Trinità la quale ospita in un sarcofago monolitico le spoglie del medico catalano Arnaldo da Villanova.

In seguito alla morte di Federico D’Aragona, Il castello e il territorio furono contesi tra feudalità e demanialità. Nel 1700 diventa sede di un immenso feudo e il centro dei servizi di una grande azienda agricola.

Nel 1805 quando viene ceduto ai Gesuiti il castello è già in rovina come attestano alcune fonti del 1802 le quali ne denunciano la compromissione di varie parti della struttura. Diventa poi nella prima metà del ‘900 sede della Guardia Nazionale.

Grazie ai due restauri avvenuti negli anni ’80 e negli anni 2000, oggi il castello è ben conservato e interamente fruibile con tutti i suoi tesori.
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