MODA
Torna in Sicilia e crea la linea "genderless": gli abiti che non hanno nè genere nè età
Ambra Castello, classe 1993, è una torinese cresciuta in Sicilia che ha deciso di tornare nell'Isola per dare inizio a un progetto che prende il suo stesso nome. La sua storia
Ambra Castello
Il territorio siculo ha nutrito la sua formazione avvenuta nell’Accademia Euromediterranea di Catania, dove si è specializzata nel settore del Fashion Design.
In seguito ad una prima collezione, chiamata "A. C. A.", lanciata a Milano nel 2016 e al termine degli studi nel gennaio del 2017, Ambra ha proseguito il suo viaggio di esperienze volando ad Oxford, dove ha vissuto per 2 anni.
Un nuovo capitolo fondamentale e decisivo nella sua vita, in quanto le ha permesso di conoscere una realtà dalle mille sfaccettature. Il lavoro come Visual Merchandiser e il volontariato, presso un negozio di beneficenza, le hanno dato una duplice visione del mondo della moda.
Da un lato la sovrapproduzione di prodotti e dell’altro il riutilizzo della merce che per molti può essere semplicemente un "rifiuto" ma per qualcun altro rappresenta una vera e propria "possibilità".
Un'iniziativa del tutto fresca che prende forma nel 2019 muovendosi sulle orme della salvaguardia dell'ambiente, artigianato siciliano e libertà di espressione che si può tradurre, in altri termini, in genderless.
«Io lo chiamo progetto e non “brand” perchè è un insieme di tanti aspetti che mi piace affrontare, quindi dal riutilizzo alla sostenibilità al genderless, infatti il mio brand non ha target, né di genere né di età» ha dichiarato Ambra Castello.
Tutto ciò ha inizio con la prima collezione, “Xinuse”, creata dopo la fondazione del progetto. In particolar modo, il capo iconico è la giacca che può essere indossata sia da un uomo che da una donna.
«Genderless è uno dei punti importanti del progetto. Genderless sia come uomo e donna, ma per me è visto anche in un largo aspetto. Non è solo il genere, ma è visto come libertà di espressione in generale» ha affermato. «Io realizzo dei pezzi che per me - ha aggiunto - sono mezzo di espressione con cui io mi esprimo nella creazione e, secondo me, quello che io creo è un mezzo di comunicazione per me che l’ho creato e per chi lo acquista, per comunicare ognuno quello che vuole».
«Non devo dire io cosa deve comunicare il mio pezzo. Mi piace fare l’inverso, cioè che il cliente che lo acquista lo indossa in maniera totalmente diversa da un’altra persona che ha acquistato un altro pezzo. È proprio questo quello che mi piace ricevere come riscontro dal mio cliente».
Quella di Ambra è produzione di capi unici e originali che vengono apprezzati da qualsiasi persona, senza distinzione di genere o età, non solo per il loro essere genderless, ma anche per essere lavorati a mano direttamente in Sicilia con tessuti naturali e materiali riutilizzabili.
La scelta del “made in Sicily”, per Ambra, è un modo per mantenere vivo l’artigianato che, col passare degli anni e con l’avanzamento della tecnologia, sta trasformandosi in qualcosa di raro. Per questo motivo, oltre al suo lavoro manuale, la fondatrice del progetto ha preso la decisione di collaborare con artigiani siciliani.
Il progetto “Ambra Castello”, dunque, mette in risalto anche il poter fare impresa valorizzando le arti e i mestieri di un tempo rivisitati in chiave moderna per seguire i nuovi stili del momento. La Sicilia è un terreno fertile per Ambra che, con la sua originalità, riesce ad unire tradizione e innovazione.
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