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Studenti e volontari puliscono Romagnolo: c'era pure un "cimitero" di motorini rubati

Oltre 50 sacchi e 5 tonnellate di rifiuti sono stati sottratti ad una spiaggia sempre molto mortificata dal degrado e dalla presenza di rifiuti che non arrivano solo dal mare

Balarm
La redazione
  • 1 marzo 2022

Un centinaio di studenti dell’Istituto Nautico Gioeni Trabia di Palermo, con gli insegnanti, il dirigente Andrea Tommaselli e i volontari dell’associazione ambientalista Marevivo, nell’ambito delle attività del progetto di educazione ambientale Nauticinblu realizzato con il sostegno di MSC Foundation, hanno organizzato a Palermo la pulizia di un tratto della spiaggia di Romagnolo, antistante la via Messina Marine, nei pressi dell’ospedale Buccheri La Ferla.

Oltre 50 sacchi e un totale di 5 tonnellate di rifiuti, sono stati sottratti ad una spiaggia sempre molto mortificata dal degrado e dalla presenza di rifiuti spiaggiati che non giungono solo dal mare, ma in grandi quantità anche dal contesto urbano e domestico.

Scoperto anche negli anfratti un vero e proprio cimitero di carcasse di motorini rubati, alcuni ancora corredati dalle targhe, il che ha permesso di avvertire i carabinieri che prontamente hanno avviato gli accertamenti, che hanno confermato l’avvenuto furto, risalendo così ai proprietari, che avvertiti nella stessa mattinata hanno proceduto ad assolvere tutta la procedura necessaria per la rottamazione.
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Come di consuetudine tantissime bottiglie di plastica, lattine, bottiglie di vetro, scarpe, bidoni, pannoloni, accendini, copertoni, cicche, materassi, laterizi e rifiuti di ogni tipo che continuano ad essere irresponsabilmente abbandonati nell’ambiente.

«Trovare ogni volta così tanti rifiuti su questa spiaggia ci rattrista tantissimo - dichiara Fabio Galluzzo, delegato regionale per la Sicilia di Marevivo – perché anni di campagne di sensibilizzazione e tante iniziative ecologiche effettuate nella stessa area, non sono ancora riuscite a trasmettere quella consapevolezza e il cambiamento che ci aspettavamo.

Affidiamo le nostre speranze al lavoro che continuamo a condurre e che rivolgiamo ai tanti giovani che coinvolgiamo nelle scuole e ai loro insegnanti, ai quali è affidato il compito di educarli ad un maggiore rispetto per l’ambiente, sperando si realizzi concretamente quella, che per tanti anni continua ad essere per Marevivo una visione di corresponsabilità per un mare più pulito».

La tappa di Palermo segue quelle effettuate la scorsa settimana sulle spiagge di Porto Empedocle e Trapani, con il coinvolgemento degli istituti nautici locali Nicolò Gallo e Marino Torre.

Oltre sette le tonnellate di rifiuti raccolti dagli studenti nel corso delle attività ecologiche promosse ad oggi nell’ambito del progetto, unitamente alla grande opportunità educativa offerta ai giovani che hanno potuto toccare con mano e osservare i danni provocati da un inquinamento generato esclusivamente dai comportamenti errati dell’uomo.

Una risorsa naturale, quella del mare, molto importante per tutta l’economia siciliana, oggi messa a rischio per la leggerezza e per l’ignoranza degli effetti negativi che possono derivare da una non corretta gestione dei rifiuti.

Tutto questo lavoro è potuto avvenire grazie ai volontari di Marevivo, ma grazie soprattutto alle scuole che hanno aderito al progetto, fornendo collaborazione e braccia pronte a scendere in campo e a misurarsi contro l’incuria.
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