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Storia e segreti del Palazzo Reale di Palermo: la mostra "Castrum Superius" tra arte e 3D

La mostra è allestita nelle Sale Duca di Montalto: è un racconto sensazionale dell'epoca Normanna che catapulta il visitatore ai tempi dorati di una Palermo storica

Balarm
La redazione
  • 15 maggio 2018

Il prezioso mosaico d'oro della Cappella Palatina di Palermo

È un atto d'amore verso Palazzo dei Normanni, considerato il più ardito e complesso progetto di tutto il Medioevo nel Mediterraneo. "Castrum Superius. Il Palazzo dei Re Normanni" è la nuova mostra che resterà aperta fino al 10 gennaio 2020 (qui tutte le informazioni) e ripercorre le vicende del Palazzo Reale di Palermo che catapulta in un'altra era - quella Medievale - grazie ad un'avvolgente immersione multimediale.

La mostra allestita nelle Sale Duca di Montalto svela al viaggiatore uno dei periodi più importanti e gloriosi vissuti e cioè quello Normanno, per farlo la Fondazione Federico II ha messo insieme un’equipe internazionale di rinomati studiosi che si sono ritrovati attorno al comune obiettivo di consegnare al fruitore una prospettiva storico-scientifica.

Tra reperti dell’epoca provenienti da importanti Istituzioni regionali e nazionali, documenti antichi, pannelli con descrizioni storiche, modelli in scala e tecnologia avanzata si ricostruisce la fisionomia medievale di Palazzo Reale e della Capella Palatina, dalle prime fasi costruttive sino al tramonto del Regno normanno. Un percorso espositivo articolato in più sezioni.
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La prima dedicata a "I Normanni" racconta la storia di tale popolo e la loro presenza in Italia meridionale e in Sicilia. Ma è solo una delle varie sezioni che compongono il percorso: “Sicilia Araba”, “Castrum Superius” (la costruzione, la fortezza – il Palazzo – la Cappella Palatina), “Gli Opifici”, “La Zecca”, “Il Parco Reale”, ”L’Agricoltura” e “La Cucina”.

Tutto contribuisce a conoscere le tematiche che resero il Palazzo Reale di Palermo un perfetto esempio di una cultura fondata sulla sintesi artistica e politica unica del regno normanno in Sicilia.

«Palazzo dei Normanni è diventato un punto di riferimento della cultura palermitana e siciliana. - Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana e della Fondazione Federico II, Gianfranco Miccichè, durante la presentazione alla stampa della nuova esposizione - Alla base c’è una ricerca di grande rigore scientifico che ha consentito, tra le altre cose, di riprodurre in 3D il soffitto della Cappella Palatina, che contiene numerose immagini suggestive difficili da vedere ad occhio nudo. Palazzo Reale è della città e del mondo è questo il punto di partenza inconfutabile e oggettivo. Un concetto che si traduce in due doveri per chi, come noi, ha il grande onore e la responsabilità di gestirlo: renderlo fruibile e non smettere mai di studiare per conoscere fino in fondo i suoi segreti».

Castrum Superius (Palazzo dei Normanni), contrapposto un tempo al Castrum Inferius (Castello a mare) è uno scrigno pieno di tesori sovrapposti come le tante contaminazioni e dominazioni che si sono susseguite in città.

Tanti segreti, storie e personaggi di quel “Palazzo” vengono svelati ai viaggiatori curiosi e attenti, un luogo dove latini, bizantini e saraceni contribuirono a rendere meravigliosa la residenza dei sovrani grazie alle proprie eccellenze in ambito architettonico, ingegneristico e artistico. La mostra è un progetto interistituzionale della Fondazione Federico II, in stretta collaborazione con l’Assemblea Regionale Siciliana, l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali, la Soprintendenza per i Beni Culturali e il Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro.

Un intricato legame di culture, di maestranze, di richiami obbligatori tra Palazzo e Cappella Palatina, che sulla base dei più recenti studi condotti da esperti del settore e con l’ausilio di moderni sistemi espositivi multimediali, emergono insieme ad aspetti peculiari del Palazzo che si sono concretizzati negli oltre cento anni di governo normanno dal conte Ruggero al re Guglielmo II. Una lente di ingrandimento su uno dei più importanti monumenti normanni per alcuni aspetti ancora poco noto.

«Abbiamo voluto - ha detto Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II - che stavolta il protagonista della mostra non fosse un artista o il grande pittore. È lo stesso Palazzo Reale, la cui storia è stata sviscerata grazie al lavoro estenuante di una equipe di docenti di fama internazionale. Adesso invitiamo il pubblico ad addentrarsi nell’affascinante e intricato insieme del Palazzo Reale Normanno, da sempre legato indissolubilmente alla Cappella Palatina».
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