CRONACA
Speranze per il litorale di Acqua dei Corsari: Palermo, via ai lavori per un mare più pulito
Partono i lavori al depuratore di Acqua dei Corsari: l'obiettivo è di ampliare la capacità di depurazione delle acque reflue. Una speranza in più per la fruizione del litorale
Uno scorcio di Acqua dei Corsari a Palermo
I lavori, affidati ad un’unica regia sotto il coordinamento del Commissario straordinario unico per la depurazione, ufficio guidato da Maurizio Giugni, docente dell’Università di Napoli, al momento saranno solo quelli urgenti e indifferibili relativi alla sicurezza dell’impianto e del processo di depurazione.
Si tratta della messa in sicurezza di alcune aree con muri di contenimento; realizzazione di una prima stazione di “grigliatura” dei reflui al fine di rimuovere eventuali solidi; completamento di una terza linea di eliminazione di sabbia, in modo che anche in caso di emergenze almeno una linea sia in funzione; riqualificazione e ammodernamento delle aree destinate all'essiccazione dei fanghi di depurazione, in modo da rendere più veloci le operazioni di rimozione e smaltimento; installazione di nuovi impianti nell’area di sollevamento dei reflui che rendano il sistema in grado di reggere a eventuali carichi improvvisi dovuti a eventi meteorici eccezionali.
«Acqua dei Corsari – ha spiegato nei giorni scorsi il Commissario unico per la depurazione Maurizio Giugni – è l’opera cardine del nuovo sistema fognario depurativo di Palermo, attorno a cui ruotano tutti gli altri cantieri del capoluogo. Abbiamo la necessità - ha aggiunto - di portare avanti subito quelle opere che adattano le capacità del depuratore esistente allo schema del nuovo impianto, prevenendo altri ritardi su un’opera attesa, di alto valore ambientale e la cui mancanza oggi pesa per circa 4,4 milioni l’anno di sanzioni europee».
«L'adeguamento e potenziamento dell'impianto di depurazione di Acqua dei Corsari - ha dichiarato l'amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino - costituisce il tassello principale delle opere individuate e finanziate dalla delibera CIPE che avevano portato alla procedura di infrazione. Lo scopo del progetto è quello di adeguare l'infrastruttura in modo da poter ampliare la capacità depurativa dagli attuali 400 mila agli 800 mila abitanti equivalenti, convogliando in essa la totalità dell'area cittadina. Ritengo che questo progetto - ha concluso - rappresenti uno step fondamentale per il suo notevole impatto sulla tutela dell'ambiente e salute pubblica».
Subito dopo questi lavori, che dureranno circa tre mesi, il rinnovo delle autorizzazioni, scadute nel 2014, potrà consentire il proseguimento dell’iter del progetto complessivo, a partire dall’ampliamento con nuove vasche e la realizzazione delle nuove aree di reazione e depurazione.
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