SCUOLA E UNIVERSITÀ

HomeNewsAttualitàScuola e Università

Sono palermitani e campioni di Jujitsu: i due studenti che hanno vinto gli Europei

Al liceo scientifico Basile di Palermo ci sono alunni che si sono distinti negli anni in quanto eccellenze in ambito sportivo: vi raccontiamo del loro ultimo successo

Alice Marchese
Giornalista
  • 1 aprile 2025

Grazie alla loro determinazione e al talento indiscusso tornano a Palermo vincitori. Sofia Picone e Gabriele Iachetta sono i due studenti del biennio del liceo scientifico Ernesto Basile nel cuore di Brancaccio che conquistano il podio nei campionati europei di Jiu Jitsu nella città di Larcana a Cipro.

Sofia Picone conquista un meritatissimo secondo posto nella categoria Under 16 -48kg Fighting e Gabriele Iachetta è il nuovo campione europeo nella categoria Under 16 -62kg, portando a casa la medaglia d’oro con una performance straordinaria.

Prima di questo risultato, Sofia Picone e Gabriele Iachetta i primi di febbraio di quest'anno hanno partecipato all’Open Internazionale di Genova al Palasport e si sono aggiudicati il primo posto. Dopo questo, a Ostia entrambi hanno vinto la medaglia d'oro.

Una scuola che premia lo sport e che soprattutto lo incentiva curando sia l'aspetto educativo e tutelando lo studente in questione.

La scuola dispone di una piattaforma chiamata Pfp (percorso formativo personalizzato, ndr) dove si caricano tutti i dati degli studenti atleti.

Vengono stilate le misure didattiche programmando così le verifiche orali e scritte tenendo in considerazione quando sono previste le competizioni e le assenze, che in questi casi sono ovviamente giustificate.

Purtroppo non sempre la cultura dello sport viene concepita positivamente tra le mura scolastiche e si pensa erroneamente che una passione del genere possa sviare gli studenti dal classico percorso didattico.

Quindi viene stilata una calendarizzazione speciale perché non si vuole in alcun modo che un segno di eccellenza che per la scuola è importantissimo diventi quasi un handicap.

Non è giusto che i giovani a causa di atteggiamenti intimidatori da parte di professori siano costretti ad abbandonare una disciplina sportiva e quando i ragazzi sono campioni o in procinto di diventarlo è davvero un peccato che per paura di eventuali ripercussioni neanche dichiarino di essere a quei livelli.

Spesso coltivare una passione simile viene visto come un segnale di svogliatezza verso lo studio, ma da noi non è così e di conseguenza vengono agevolati.

Se invece si tratta di alunni del triennio, queste attività valgono come ore che possono convalidare come alternanza scuola-lavoro perché si può considerare a tutti gli effetti simulazione lavorativa.

«Grazie all'accordo della doppia scolarità se hanno lezione e sono previste competizioni o preparazioni atletiche, possono uscire un'ora prima o usufruire di assenze giustificate».

Fabio Passiglia, Margherita Napoli e Grazia Rusciano hanno sollevato un problema non indifferente: «Ancora oggi c'è poca elasticità nell'accettare che gli studenti abbiano delle competenze molto spesso trasversali che sono essenziali per la vita di tutti i giorni e il sistema scolastico di contro punta ad un approccio molto più settoriale.

Quando si vive e ci si ritrova ad affrontare problematiche quotidiane, le competenze sono soprattutto quelle che si sviluppano al di là delle mura scolastiche, purtroppo ancora non c'è una visione olistica (a 360 gradi) dello studente, ma noi combattiamo affinché ci sia».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

LE FOTO PIÚ VISTE