CINEMA E TV

HomeNewsCulturaCinema e Tv

Silenziosa e determinata: la marsalese Chiara Vinci e il primo film da protagonista

Ha iniziato all’età di 6 anni nei laboratori scolastici di teatro e non si è più fermata. Nel 2019 a Venezia ha vinto il premio "attrice emergente". Ecco i suoi prossimi progetti

Jana Cardinale
Giornalista
  • 29 novembre 2020

Chiara Vinci (foto di Paolo Stucchi)

«Io non voglio stare dalla parte del pubblico, ma dall'altro lato, dove i gesti e le parole raggiungono le emozioni di tutti». È stato questo il primo pensiero di Chiara, quando, al Piccolo di Milano, dopo aver assistito allo spettacolo teatrale "Le voci di dentro", ha capito quale sarebbe stata la sua strada.

Oggi, dopo i tre anni al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si è diplomata e ha studiato con il Maestro Giancarlo Giannini, continua a perfezionare il suo percorso in Arti e Scienze dello Spettacolo a La Sapienza di Roma – dopo un anno di frequenza allo Iulm di Milano, per Lingue e Comunicazione – ed è pronta per il suo primo film da protagonista, le cui riprese inizieranno nel mese di dicembre, dopo più di un rinvio, a causa del Covid.

Chiara Vinci, 25 anni, marsalese, bella come i più bei colori della sua città in un giorno d’estate, dice: «Il mio sogno è quello di vivere a Marsala, in una casa vista mare. Di fare l’attrice, e andare a Roma, o dove serve andare per le riprese, ma poter sempre tornare a casa».
Adv
E le sue prossime riprese sono già stabilite tra la Calabria e la Puglia, per un film che la renderà interprete principale di una storia che ancora è top secret. Nel bagaglio di esperienze importanti in giro per il Paese, ci sono ricordi speciali. «Studiare al Centro di Roma per me era un sogno – dice – lì c’era stato Modugno, e io ero felice di essere stata selezionata nel 2016. Eravamo in 14: sette ragazze e sette ragazzi».

Lo scorso anno Chiara è stata anche premiata alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, con un premio speciale assegnatole nel corso di una sezione di Cinema, Arte e Cultura denominata "Festival Cineturismo e Film Commission: come creare un’opportunità per il territorio".

I suoi programmi, adesso, sono quelli di tornare in Sicilia durante la pausa del set e poi tuffarsi in questo progetto che attende la luce sin dallo scorso mese di febbraio, quando fece il primo provino.

Al suo attivo anche un corto con Paolo Genovese, dal titolo "La felicità non è una truffa" con la colonna sonora de lo Stato Sociale, un film con Pietro Castellitto dal titolo "I predatori", «che è l’ultima cosa di me che ho visto prima che chiudessero i cinema, proprio l’ultimo giorno di apertura» spiega.

E poi una piccola tournée teatrale con il regista, attore e conduttore televisivo Strabioli, una web serie con il duo comico romano “Le Coliche” dal titolo "Il condominio". Il film "nel cassetto" dal titolo "Generazione Neet", di Andrea Biglione”, ha un cast composto, tra gli altri, da Massimiliano Bruno, Pietro De Silva, Uccio De Santis, Daniele Trombetti e Daniele Locci.

Il percorso di Chiara è stato intenso, silenzioso e determinato: da Marsala, dove ha iniziato all’età di 6 anni, nei laboratori scolastici di teatro, con il regista Massimo Pastore, che poi l’ha inserita nel TAM, il Teatro Abusivo Marsala, poi una tappa fuori sede, per le scuole medie in Veneto, «per seguire mia madre, che insegnava li».

E poi di nuovo a Marsala, per il Liceo Classico e infine, la sua prima esperienza sul set in Sicilia per il film di Daniele Luchetti "Momenti di trascurabile felicità", con Pif, girato a Palermo.

Adesso, tra le dita incrociate, il primo film da protagonista, già rinviato nel mese di maggio, che potrebbe germogliare alla fine di quest’anno duro e ingeneroso, in cui i sogni, però non smettono di sbocciare e illuminarsi di speranze e di un futuro carico di nuovi sorrisi.

Lo scorso anno il volto di Chiara è stato al centro dello spot Unione Europea Matera capitale della cultura 2019, per la regia di Michael Havenith. Un’altra bella pubblicità che la ritrae protagonista è del 2017: "L’arte ti somiglia", per regia di Paolo Santamaria in collaborazione con il MiBACT.

«Al Centro Sperimentale di Cinematografia ho fatto tanta pratica – dice – adesso sto studiando la teoria, puntando alla Laurea per completare un progetto. Ma io voglio fare l’attrice, e vivere di questo mestiere».
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI