Si risolve una cosa, se ne sfascia un'altra: Lagalla cambia assessore (ma a Fi non basta)
Un altro rimpasto in Giunta. Al posto di Rosi Pennino, alle Politiche sociali arriva Mimma Calabrò. Gli Azzurri però si dicono "insoddisfatti", ecco perché

Il nuovo assessore alle Politiche sociali, Mimma Calabrò
Entrambe appartententi all'area di Forza Italia: è proprio il partito, che sostiene il sindaco, a richiedere il cambio di poltrona.
La determina di nomina, firmata da Lagalla, stabilisce che dall'1 maggio, alla Calabrò vanno le deleghe di assistenza sociale e sociosanitaria, sostegno alle disabilità e contrasto alle povertà, politiche di genere e pari opportunità e gestione delle emergenze sociali relative alla povertà estrema.
Nello stesso provvedimento, il sindaco riassegna anche altre due deleghe, Accoglienza dei migranti e Impiego sociale dei detenuti, all'assessore comunale Fabrizio Ferrandelli, che già si occupa di Emergenza abitativa e Benessere animale.
Sindacalista di lungo corso nella Cisl, Mimma Calabrò ha rivestito diverse cariche, tra cui la guida della segreteria regionale Fisascat Cisl Sicilia e proprio di recente quella del Sicet Cisl Sicilia, categoria sindacale che si occupa dell'emergenza abitativa.
Negli anni è nota anche per essersi occupata di vertenze storiche, come quella degli ex Pip, Grande Migliore, ex Motel Agip e tante altre.
Sebbene il rimpasto sia stato chiesto proprio da Forza Italia (e persino ribadito dal presidente della Regione Renato Schifani), gli Azzurri non sono tuttavia soddisfatti della scelta, presa «senza alcun confronto» con i vertici del partito.
«Auguriamo al nuovo Assessore un proficuo lavoro in settori cruciali per la città e per i cittadini più fragili – dichiara il gruppo consiliare –. Tuttavia, esprimiamo forti perplessità per la scelta del sindaco di procedere a una redistribuzione delle deleghe senza alcun confronto con i vertici di Forza Italia».
Al centro della polemica, stavolta, le deleghe assegnate a Fabrizio Ferrandelli, che secondo Fi sarebbero «state attribuite ad altro componente della Giunta in assenza di condivisione o comunicazione preventiva».
«Scelte unilaterali di questo tipo – aggiunge il gruppo consiliare – non solo minano il necessario dialogo tra forze politiche, ma rischiano di compromettere la continuità amministrativa e generare disservizi nei confronti degli utenti, soprattutto in ambiti delicati che richiedono coerenza e programmazione.
Apprendere tali decisioni dai giornali - conclude la nota - è sintomo di un metodo che non valorizza il rispetto istituzionale. Ci riserviamo ogni valutazione politica nelle sedi opportune».
Un altro nodo, insomma, che al sindaco Lagalla tocca risolvere.
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