CRONACA

HomeNewsAttualitàCronaca

Sfidò la mafia nella sua Brancaccio: addio a Mario Romano, uno dei ragazzi di Don Pino

Fu una delle anime più attive del Comitato intercondominiale di via Hazon che negli anni Novanta lavorò accanto a Padre Puglisi per il riscatto del quartiere

Balarm
La redazione
  • 30 settembre 2024

Mario Romano

Era uno dei ragazzi di Padre Pino Puglisi e assieme a lui e come lui voleva che uno dei quartieri popolari più difficili di Palermo (sotto scacco della mafia) potesse riscattarsi grazie all'impegno di tutti. Brancaccio è a lutto per la morte di Mario Romano, morto la sera del 28 settembre.

Mario Romano faceva parte del Comitato Intercondominiale di via Hazon (a Brancaccio) che per per anni ha lavorato al fianco di quel sacerdote di frontiera ucciso da cosa nostra il 15 settembre 1993.

Lui, insieme con Pino Martinez e Pino Guida, erano tra i residenti più attivi. Sognava un quartiere migliore che offrisse spazi aggregativi per i bambini e i giovani. Come i famosi "scantinati di via Hazon" che don Pino voleva sottrarre alla criminalità e al degrado per realizzare attività per i ragazzi. Locali che sono diventati il simbolo della battaglia di 3P (Padre Pino Puglisi) e che tanto hanno dato fastidio a chi voleva che quegli spazi e quel quartiere restassero nell'abbandono e nell'illegalità.
Adv
Quel comitato, di cui Romano era uno dei pilastri portanti, avviò una piccola ma grande azione di resistenza civile dal basso.

Un impegno continuo fatto di riunioni, incontri di sensibilizzazione per coinvolgere la gente del quartiere e appelli continui alle istituzioni, in primis al Comune, affinchè gli scantinati fossero recuperati.

La risposta della criminalità non è mancata. Il 29 giugno 1993 Romano, Guida e Martinez subiscono lo stesso atto intimidatorio: viene appiccato il fuoco alle porte d'ingresso dei loro rispettivi appartamenti. Poco meno di due mesi, Padre Puglisi viene ucciso, nel giorno del suo compleanno, nella piazzetta davanti a casa.

Tutti e tre sono stati importanti testimoni nel processo per l'omicidio di 3P.

«Sono molto triste. Ore 21.00 del 28 settembre 2024, ho appena appreso tramite un post facebook di Lorena Romano, che suo padre Mario Romano è salito al Cielo - ricorda Pino Martinez -. Mario per me è stato come un fratello, fortemente uniti, insieme a Pino Guida, in quel gruppo di cittadinanza attiva che abbiamo creato e chiamato Comitato Intercondominiale.

Di questo gruppo siamo stati i componenti più attivi e nel nostro impegno per il riscatto di Brancaccio, fortemente condizionato dalla mafia e dalla politica collusa con essa, siamo riusciti a coinvolgere ed avere accanto a noi il nostro fraterno amico Padre Puglisi.

Noi tre insieme - ricorda ancora Martinez - il 29 giugno 1993 abbiamo subito un violento atto intimidatorio nella notte, ci hanno bruciato le porte d'ingresso dei rispettivi appartamenti; due mesi e mezzo dopo, il 15 settembre 1993, è stato ucciso Padre Puglisi.

Entrambi i crimini portano la firma della mafia ed entrambi i crimini portano gli stessi nomi; mandanti: fratelli Graviano; esecutori: Salvatore Grigoli, Gaspare Spatuzza più altri. L'impegno nostro portato all'unisono con il nostro parroco ha dato molto fastidio. La mafia cominciava a percepire che Comitato Intercondominiale e Parrocchia stavano mettendo in discussione il controllo del territorio perchè la gente cominciava a rivolgersi a noi.

Caro Mario, cari fratelli nell'impegno sociale per il riscatto di un agglomerato umano abbandonato dallo Stato e lasciato in mano ai vili mafiosi e sodali, cari amici tutti, solo in un piccolo Prete abbiamo trovato sostegno e forza di Spirito per lottare ed andare avanti per dare un avvenire dignitoso ai nostri figli e ai nostri nipoti. Ora tu Mario già sei al cospetto di Dio che ti avvolge nella sua Luce, ma oggi ti ha accolto lui, Padre Puglisi che ti voleva molto bene e con il quale, come facevamo sempre qui sulla terra e oggi tu in Cielo, ragionerai come continuare a spargere semi d'Amore a Brancaccio e non solo a Brancaccio. Onori a te Mario, fratello mio».
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI