CRONACA
Sferracavallo mon amour: speranze e sogni di una borgata di mare che vuole ripartire
È un vero gioiello, sia per il borgo che per il mare della sua area marina protetta: ecco cosa vogliono i cittadini perché Sferracavallo possa essere apprezzata e vissuta bene
Il mare di Sferracavallo a Palermo
Un mondo quasi a parte ma praticamente dentro la città che offre un'atmosfera da villaggio greco, con le sue barche e i tramonti mozzafiato. Di cose da fare però ce ne sono tante e non mancano le lamentele da chi vive il quartiere tutti i giorni.
Dello stato attuale e delle speranze future abbiamo parlato con Simone Aiello, fondatore di una delle associazioni che si adoperano per la salvaguardia della borgata, il Comitato Cittadino Mare di Sferracavallo.
Ad oggi il tema impellente è quello legato alla fruizione del lungomare. La passerella di legno necessita infatti di grandi lavori, considerati praticamente inutili visto che i soldi spesi per le manutenzioni si "bruciano" in poco tempo a causa delle frequenti mareggiate.
L'ipotesi è allora quella di smantellare alcune parti per ripristinare la sicurezza e recuperare solo le parti buone. Successivamente stilare un progetto per una nuova passeggiata meno onerosa ma magari anche ciclabile.
Certo, il maltempo prima, il Coronavirus dopo hanno calato un po' dombra su questa bellissima fetta della città. Ma le speranze non mancano.
«Come prima cosa - racconta Aiello - vorremmo un mare veramente pulito. Con piacere abbiamo assistito alla ripresa dei lavori degli impianti fognari. Ci auguriamo che possano concludersi entro l'estate e che finalmente possa essere chiuso il pennello a mare che, le volte in cui si è guastato, ha causato la fuoriuscita di liquami proprio nelle acque dell'area marina protetta.
Poi vorremmo più controlli e maggiore rispetto dei luoghi. Non è bello assistere all'installazione di baracche o vedere una moltitudine di gente abbandonare rifiuti come se non dovesse mai più tornare. La presenza delle forze di polizia è essenziale per educare alla bellezza. Solo così - conclude - potremo vivere veramente in un posto bello e civile. L'impressione è invece quella di essere dimenticati dalle amministrazioni».
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