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Sei nel borgo patria del "re dei dolci": dov'è il (nuovo) museo su un simbolo della Sicilia

A breve verrà indetta la procedura di gara e i lavori potrebbero cominciare già a partire da settembre di quest'anno. Al centro la delizia che mette d'accordo tutti

  • 28 giugno 2024

Piana degli Albanesi

Sarà per la sua scorza croccante e fragrante o per la crema di ricotta dolce, resa irresistibile dalle gocce di cioccolato. Quel che è certo è che il cannolo siciliano mette d’accordo tutti. Che, poi, lo si decori con arancia o ciliegie candite, poco conta: l’importante è che si mangi.

E, adesso, proprio sua maestà il re dei dolci siciliani avrà un luogo esclusivo in una delle sue patrie: nascerà, infatti, a Piana degli Albanesi, il "Museo del cannolo e dei prodotti tipici".

La location scelta è quella di Palazzo Manzone, proprio nel centro storico del Comune Arbëreshë. Si tratta di un edifico del XVII secolo che, per l’occasione, verrà riqualificato e messo insicurezza sia al primo piano che in alcuni ambienti del pianoterra. Il finanziamento è di 1.135.712,27 euro.

A giorni verrà indetta la procedura di gara pubblica e i lavori (salvo imprevisti) potrebbero cominciare già a partire da settembre 2024, come fa sapere l’amministrazione di Piana degli Albanesi.
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Come sarà, allora, la nuova attrazione per turisti, abitanti del posto e, soprattutto, amanti del cannolo di Piana? Il progetto prevede la realizzazione di un auditorium con schermi, video proiettori e un impianto audio per l’organizzazione di eventi legati alla promozione dei prodotti tipici locali, e un’area ristoro e caffetteria per le degustazioni.

Saranno inoltre allestite sale per esposizioni permanenti e temporanee, oltre a percorsi ludici ed interattivi per coinvolgere e sensibilizzare i piccoli visitatori e le famiglie sui temi dell’agroalimentare.

«L'intervento, messo in atto in collaborazione con il Gal Terre Normanne, sarà possibile grazie ad un progetto finanziato nell’ambito degli interventi di sostegno all’attuazione delle misure del PSR Sicilia 2014/2020 e in coerenza con le finalità del PAL Vivere Mediterraneo del Gal Terre Normanne – spiega Rosario Petta, sindaco del Comune di Piana degli Albanesi.

Si svilupperà attraverso un percorso espositivo multimediale di valorizzazione dei prodotti tipici dei territori delle Terre Normanne a partire dal dolce simbolo della pasticceria siciliana, il cannolo di Piana degli Albanesi».

È una ricetta molto antica quella che caratterizza la preparazione del cannolo di Piana degli Albanesi, diverso poiché è più grande rispetto a quelli preparati nel resto dell’Isola, anche se la vera particolarità sta nella ricotta utilizzata, che deve essere rigorosamente di pecora e poco lavorata.

Inoltre, i tipici canditi, come la scorza d’arancia e le ciliegie, o le deliziose gocce di cioccolato, non vengono inseriti nell’impasto della crema di ricotta, ma solo all’esterno per renderlo più bello e "chic".

E, adesso, quello che da tanti è considerato il re della pasticceria siciliana avrà il suo trono a Palazzo Manzone. Piana degli Albanesi, però, non è nuova a restyling e novità.

Il mese scorso, infatti, il Comune del Palermitano aveva annunciato di concorre per ottenere il finanziamento di oltre 5 milioni di euro per il recupero del Lago e per il rifacimento del centro storico cittadino.

In cantiere ci sono ben due progetti da realizzare con fondi Pnrr, che riguardano il Borgo Sheshi e l’area del Lago.

Nel primo caso, stiamo parlando di una zona che presenta tante case abbandonate. Un borgo storico, quasi magico e suggestivo, che esiste sin dalla nascita del Comune di Piana degli Albanesi e dove, per anni, si è svolta la rappresentazione del presepe vivente.

Ma quale sarà il nuovo look?

Intanto, via il vecchio e avanti il nuovo con la sistemazione delle case e la nascita di un albergo diffuso. Il tutto condito da tante attività per la socializzazione, così da rendere il luogo ancora più attrattivo e vivibile.

Il secondo progetto, invece, prevede il recupero dell’area intorno al lago di Piana degli Albanesi con la realizzazione di strutture e infrastrutture proprio al servizio di questa importante risorsa.

Un recupero pensato in maniera futuristica rispetto a quello che vediamo in altri luoghi con attività commerciali ed economiche. Il tutto a soli 20 km da Palermo.

Prevista anche l’installazione di piattaforme, sempre attorno al lago, sui modelli di Garda e Como.

Nuova vita, allora, per l’antico e mozzafiato lago, un bacino artificiale creato con lo sbarramento del fiume Belice e utilizzato, negli anni, per la produzione di energia elettrica.
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