ITINERARI E LUOGHI
Se vai in Sicilia per il ponte non puoi perderle: dove trovi le case del Gattopardo
Quello del 25 aprile è un ponte perfetto. Se state pensando come sfruttare questo periodo vi suggeriamo alcune mete interessanti, sulle tracce principe di Salina

Palazzo Lanza Tomasi a Palermo
Se state pensando come sfruttare questo periodo di relax vi suggeriamo alcune mete interessanti, andando sulle tracce del Gattopardo. Nel cuore della Sicilia, a Santa Margherita Belice (AG), in pieno centro storico, è nato nel 2006 il “Museo del Gattopardo” che ospita numerosi cimeli: "un viaggio unico, tra storia, letteratura e cinema".
Il museo si trova all’interno di palazzo Filangieri di Cutò, di proprietà degli avi di Tomasi di Lampedusa; una piccola reggia che un tempo contava più di trecento stanze, grandi e piccole: appartamenti di rappresentanza, stanze per i domestici e per gli ospiti e poi cortili, scuderie, teatro, chiesa privata ed un enorme giardino.
Nella casa di Santa Margherita Giuseppe e la madre Beatrice erano soliti trascorrere con i parenti Filangieri Tasca le lunghe e torride estati siciliane, riveriti dalla popolazione locale come sovrani di un piccolo regno.
Questa dimora amatissima, con le sue stanze segrete e il suo giardino che occupa un’area di circa 4100 mq, furono fonte di ispirazione per il palazzo di Donnafugata, così come viene descritto nelle pagine del romanzo.
A Tomasi, che morì nel ’57, venne risparmiato il dolore di vedere rasa al suolo dalle violente scosse del distruttivo sisma del 1968 la casa dell’infanzia felice; ma non quello di sapere che il maestoso edificio era stato venduto (all’insaputa delle sorelle) dallo zio Alessandro.
Il museo piacerà molto a chi ha letto il romanzo (premio Strega nel 1959) e sarà pungolo e fonte d’ispirazione per chi non lo ha ancora fatto.
Si possono ammirare le statue in cera, che fissano momenti salienti del celebre film di Luchino Visconti, trasposizione del libro di Tomasi; il ritratto del vero Principe Fabrizio, antenato di Giuseppe; riproduzioni degli abiti di scena (come quello di Angelica mentre danza con il Principe di Salina); la macchina da scrivere di Tomasi di Lampedusa… .
All’interno delle teche sono esposte lettere, appunti, riproduzioni di fotografie d’epoca e persino un manoscritto originale, dove si possono osservare le correzioni apportate dallo scrittore.
Ad accompagnare il percorso del visitatore è la voce dello stesso Giuseppe Tomasi: una mattina del 1956 infatti il figlio adottivo Gioacchino Lanza ebbe l’idea di registrare la voce del padre, mentre recitava uno dei suoi racconti, per provare il corretto funzionamento di un nuovo apparecchio.
All’interno dell’elegante Palazzo Filangeri di Cutò (ricostruito dopo il terremoto del ’68) oltre al Museo del Gattopardo si trovano altre istituzioni: il Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il Comune di Santa Margherita di Belice e il Teatro Sant’Alessandro.
Il “Parco Letterario Tomasi di Lampedusa” è un progetto culturale che interessa i comuni di Palermo, Palma di Montechiaro e Santa Margherita di Belìce; rappresenta un’offerta turistico-culturale, alternativa al turismo di massa.
Il Parco non è solo una rivisitazione dei luoghi dell’Autore e dei suoi scritti, ma è anche produzione di attività culturali: caffè letterari, concerti, attività teatrali, degustazioni di prodotti tipici.
Il Museo del Gattopardo è gestito da una cooperativa: sarà aperto sia a Pasqua, che a Pasquetta, che il 1 maggio; orario: dalle 10.00 alle 13.00. dalle 16.00 alle 19.00. Per informazioni: info@parcogattopardo.com.
A Ficarra (Me) tra storia e cimeli sorge la casa della Memoria Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel palazzetto dove lo scrittore abitò per tre mesi, nell’estate del 1943, insieme alla madre, quando giunse da sfollato, per salvarsi dai bombardamenti che gli angloamericani infliggevano a Palermo.
L’edificio è stato acquistato di recente da Stefania Bonifacio, appassionata di storia, che l’ha restaurato e trasformato in casa museo, con foto e abiti d’epoca, con arredi (come la scrivania dove il principe scriveva).
La casa è privata, ma è aperta al pubblico su appuntamento. Questo percorso formativo stimola ed entusiasma soprattutto gli studenti: entrare in una casa museo è un’esperienza affascinante e coinvolgente, permette ai ragazzi di immergersi nel passato e di scoprire nuovi aspetti della storia e della cultura.
Per prenotare le visite contattare ufficio turistico del comune di Ficarra 0941-582604.
Per chi resta a Palermo: Palazzo Lanza Tomasi in via Butera 28, è la dimora in cui Tomasi si trasferì dopo il devastante bombardamento che distrusse la casa di Via di Lampedusa.
Nel quartiere della Kalsa il principe trascorse gli ultimi drammatici anni della sua vita, segnati da problemi di salute e quotidiana mancanza di denaro, insieme alla moglie Licy.
La casa accoglie oggi un museo dedicato all’autore. Vi è custodita la biblioteca storica, rimasta intatta dall’epoca della morte del principe. Nella sala da ballo sono esposti tutti i suoi manoscritti: quello completo de Il Gattopardo, quello della quarta parte del romanzo contenente una pagina che non compare nella pubblicazione, il dattiloscritto, i manoscritti delle Lezioni di Letteratura Francese e Inglese e de I Racconti, una prima stesura de La Sirena.
Nella sala dedicata alla famiglia Tomasi di Lampedusa sono esposti quadri, oggetti e documenti della famiglia dello scrittore, dal ritratto del Principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, bisnonno dello scrittore e astronomo dilettante a quello post mortem della Venerabile Suor Maria Crocifissa alias Beata Corbera del romanzo; e ancora, i due schedari della biblioteca dello scrittore e i ritratti della famiglia Tasca Mastrogiovanni Filangeri di Cutò.
Nonostante l’ultima dimora del principe fosse una vecchia proprietà della famiglia Tomasi successivamente riacquistata, lo scrittore non si sentì mai veramente a casa in quel palazzo, in cui era riuscito a raccogliere le poche cose di famiglia superstiti (salvate dalla distruzione, sottratte ai ladri o riacquistate al mercato dell’antiquariato), che anziché rassicurarlo gli procuravano angoscia.
La dimora di via Butera rimane oggi in ogni caso uno dei luoghi simbolo legati alla memoria dello scrittore e alla sua eredità familiare. Il figlio, Gioacchino Lanza Tomasi dei conti di Assaro e duca di Palma, ha riunificato la proprietà negli anni Sessanta e compiuto un completo restauro dell'edificio.
Dal 2021 Palazzo Lanza Tomasi fa parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. La dimora è fruibile solo su visita organizzata: per info info@butera28.com o consultare il sito www.butera28.it/.
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