NUOVI SPAZI
Se vai alla Magione lo vedi (abbandonato): come rinasce l'ex "Sapienza" di Palermo
L'ex collegio, un tempo sede delle suore Missionarie e oggi inutilizzato, è pronto per essere restaurato. Ecco qual è il suo futuro: facciamo il punto sui lavori
Il Collegio della Sapienza di piazza Magione a Palermo (Foto da Facebook)
Il Collegio di Maria alla Sapienza fu fondato da don Gaetano Lo Piccolo nel 1741 per le fanciulle della Kalsa, a Palermo. Inizialmente la sede venne collocata in via Butera all’interno dell’oratorio di Gesù e Maria, poi venne spostata presso la chiesa della Savona e nel 1754 a piazza Magione.
La struttura venne portata a termine nel 1761 da Ignazio Capizzi. La chiesa, contenuta all’interno del sito, fu poi benedetta nell’aprile del 1850 dal cardinale don Ferdinando Pignatelli.
Oggi il complesso si trova isolato al centro di piazza Magione, ma il Comune di Palermo ha in progetto di riportarlo al suo massimo splendore.
I fondi (5.000.000 di euro), grazie ai quali si sta rendendo possibile il recupero del monumento, rientrano nei 73 milioni previsti dal Cis, Contratto Istituzionale di Sviluppo: un finanziamento del ministero della Cultura, che prevede importanti interventi di restauro degli edifici monumentali del Comune.
Il progetto consiste nel restauro del complesso edilizio del Collegio della Sapienza a piazza Magione, già sede delle suore Missionarie della carità.
È previsto il recupero dei sito e la sua rifunzionalizzazione, per essere destinato a struttura ricettiva, intesa come foresteria culturale, e centro culturale, educativo inclusivo polivalente, dotato di spazi e servizi di produzione, di ricerca, promozione culturale multidisciplinare, laboratori educativi/inclusivi e di coworking.
All’antico Collegio, che oggi sorge isolato e in stato di abbandono al centro del vasto spiazzo della Magione, potrà così essere restituita una possibilità di riuso, compatibile con le sue caratteristiche tipologiche, attribuendogli una funzione di richiamo di un turismo giovanile e, al contempo, di aggregazione sociale per l’intero quartiere della Kalsa.
In dettaglio si prevedono interventi di consolidamento strutturale per la riduzione del rischio sismico, opere di restauro architettonico e degli apparati decorativi presenti nella chiesa, contenuta all'interno del sito.
Inoltre, si lavorerà sul rifacimento degli impianti idrici e di scarico e sulla realizzazione degli impianti elettrici, antincendio, di climatizzazione atti alla rifunzionalizzazione del complesso edilizio, per una superficie complessiva pari a circa 3.500 metri quadrati.
Il quadro di riferimento delle soluzioni progettuali e delle tecnologie utilizzate sarà conforme alle previsioni tecnico-normative del Piano Particolareggiato Esecutivo per il Centro Storico di Palermo.
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