STORIE
Resta qui e canta la Sicilia (senza stereotipi): Chiara Accardi, musicista ed "eroina green"
Arrivata sui grandi spalti solo da un paio di anni, è considerata un astro nascente. Tra i temi dei suoi brani, oltre all'amore per l'Isola anche quello per l'ambiente
Chiara Accardi
Tra le principali proposte musicali siciliane che sono nate negli ultimi anni c’è Chiara Accardi, classe 2002, giovane speranza della musica pop-folk siciliana che si è formata al conservatorio "Alessandro Scarlatti" di Palermo e che attualmente fa parte attiva della comunità di San Giuseppe Jato.
Iscritta al corso di Filosofia dell’Università degli studi di Palermo e pronta a discutere una tesi triennale sull’Ecosofia (filosofia ambientalista che invita al rovesciamento della classica prospettiva antropocentrica della nostra vita e delle visioni che abbiamo del pianeta), Chiara Accardi si è affacciata sui grandi spalti solo da un paio di anni, ma è già considerata da coloro che hanno avuto il piacere di ascoltarla o di conoscerla uno degli astri in ascesa del panorama musicale siciliano.
Ambiente, amore per la propria cultura, per la propria terra, speranza, l’essere una giovane donna siciliana. Sono questi i principali temi che si possono riscontrare nei suoi testi, godibili da tutte fasce di pubblico. Insieme ad altri coraggiosi rappresentanti della sua generazione, la giovane cantante jatina ha anche deciso di far parte di un movimento atto a cambiare le prospettive socioculturali e ambientali del suo paese, essendo tra le fondatrici dell’associazione "Babbaluci fuori dal guscio".
Gruppo che comprende diversi giovani attivisti di San Giuseppe Jato, impegnati a riportare la legalità e l’educazione ambientale nel loro comune con in altri paesi confinanti della provincia di Palermo.
Grazie al suo impegno, insieme al restante gruppo dei “Babbaluci”, Chiara Accardi è stata così premiata venendo inserita nei Green Heroes, una prestigiosa lista di giovani italiani che si sono distinti per il loro prodigarsi in progetti dediti alla sostenibilità (non solo ambientale, ma anche umana e sociale) e alla lotta contro lo spopolamento del sud.
Fra i principali promotori di questo progetto di promozione dell’eccellenze del nostro territorio c’è l’attore romano Alessandro Gassman e Annalisa Corrado, volto noto del Kyoto Club Italia.
Dal punto di vista musicale, invece, Chiara Accardi è pronta per rilasciare la sua seconda canzone – Corone di Curcuma, prodotta insieme a Pasquale Provenzano – che presenta delle note che ricordano in maniera intensa sonorità pop moderne, con un pizzico del tipico folklore musicale siciliano.
Per quanto importante, tuttavia, il rilascio di questo brano a qualche mese di distanza dalla pubblicazione della sua prima canzone, "Stanca di Correre", anticipa qualcosa di ancora più grosso.
Essendo capace di cantare in siciliano, Chiara Accardi sta infatti pensando di realizzare in futuro diversi singoli da cantare in dialetto, così da dare nuova linfa a una tradizione musicale molto importante, che ha avuto diversi rappresentati famosi, tra cui Rosa Balistreri e Carmen Consoli, di cui canterà una canzone – A finestra - il prossimo 13 luglio a Messina, sul palco dell’RDS Summer Festival.
Recentemente, Chiara Accardi è stata anche impegnata in diverse iniziative importanti, come il concerto a favore di alcuni cantanti palestinesi allo spazio Open dei Cantieri Culturali della Zisa dello scorso giugno o il Green Valley Pop Fest di Sciacca del 2024, in cui ha vinto il contest dedicato ai cantanti emergenti.
Per questa estate, invece, ha già annunciato che parteciperà anche al festival “Questa è la mia terra e io la difendo!” che si tiene a Campobello di Licata il 22 e il 23 agosto 2024. Questo evento punta a sensibilizzare i giovani sul loro diritto a restare nei propri luoghi di origine per costruirsi un futuro. Uno dei temi più cari alla giovane cantante jatina.
Visto però che è fortemente interessata anche ad altri temi sociali, l’Accardi ha partecipato nell’arco di quest’anno anche ad alcune mostre che si sono svolte a San Giuseppe Jato, interamente dedicate alla violenza sulle donne o alla riqualificazione del territorio. Grazie al suo impegno e a quello dei suoi amici, è riuscita così a sensibilizzare i suoi concittadini su questi temi delicati, oltre a far recuperare un’area abbandonata del proprio paese, sita a contrada Mortilli, che ora è divenuta un Parco Urbano.
Esso è stato dedicato a Giuseppe di Matteo, piccola vittima uccisa dalla Mafia durante gli anni delle stragi d’inizio anni Novanta, ed è divenuto il polmone verde del paese sciolto qualche anno fa per Mafia.
«Per me è molto importante la cittadinanza attiva e contribuire a rendere migliori i luoghi in cui sono cresciuta e dove abito» ha dichiarato l’Accardi ai nostri microfoni, spiegandoci che portare la musica all’interno delle comunità isolate può essere un’ottima strategia per ringiovanire e sensibilizzare il cuore delle persone.
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