NUOVI SPAZI
Racconta la storia millenaria della città a stella: il museo in Sicilia riapre dopo 10 anni
Si può ammirare la bellissima Testa di Augusto, in prestito dal Museo Paolo Orsi di Siracusa e considerata il più bel ritratto ritrovato in Sicilia dell’imperatore
La Testa di Augusto al museo di Centuripe
Si sono conclusi, infatti, i lavori di ristrutturazione necessari per mettere in sicurezza due piani della struttura. Ampliata anche la collezione esposta, che racconta la storia millenaria della città dell’entroterra siciliano, le cui origini sono nel Neolitico e che vanta una stagione di particolare importanza storico-artistica nell’epoca imperiale romana.
Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra l’assessorato regionale dei Beni culturali, il Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci (di cui il Museo fa parte) e il Comune.
Oltre alla bellissima Testa di Augusto, in prestito a Centuripe dal Museo Paolo Orsi di Siracusa fino al 2026 e considerata dagli storici il più bel ritratto ritrovato in Sicilia dell’imperatore, saranno esposti anche i busti di due suoi familiari e altri numerosi pezzi di epoca romana, del I e del II secolo dopo Cristo, provenienti dai depositi del Museo, dove erano stati conservati per mancanza di spazio nei luoghi dell’allestimento.
Il Museo, come anticipato, presenta la storia della città di Centuripe dagli inizi alla distruzione medievale. Il Museo archeologico ospita una collezione comunale (che era stata esposta nella vecchia sede sin dagli anni Venti) e i materiali dagli scavi condotti a Centuripe dal 1968.
Tra le altre cose, la Collezione di Antropologia Culturale custodisce gli oggetti della tradizione popolare e della vita quotidiana prima dell'attuale civiltà industriale ed è ospitata nella sede dell'ex Macello Comunale.
Dogana - La cosiddetta Dogana, struttura funeraria a torre risalente al II-III secolo d.C. della quale oggi è visibile solo il piano superiore, assieme al castello di Corradino, testimonia la presenza a Centuripe di illustri esponenti di famiglie di rango senatorio. Il nome, documentato fin dal 700, deriva da una probabile riutilizzazione come casello del dazio in età moderna.
Augustali - Le costruzioni di via Giulio Cesare sono state indagate a più riprese dal 1925 in poi; i notevoli problemi statici del pendio hanno ostacolato e continuano ad ostacolare le ricerche.
La zona doveva essere ricca di edifici pubblici a carattere civile dal II sec. a.C. ed in età imperiale.
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