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Qui venne ucciso Peppino Impastato: il casolare di Cinisi è (finalmente) visitabile

È stato restaurato, e torna quindi visitabile anche all'interno, il casolare di Cinisi, importante luogo della memoria e simbolo della lotta alle organizzazioni mafiose

Balarm
La redazione
  • 29 aprile 2024

Il casolare "Peppino Impastato" a Cinisi

Restaurato e restituito alla collettività il casolare "Peppino Impastato" a Cinisi, nel Palermitano, dove il 9 maggio del 1978 l'attivista politico e giornalista venne assassinato dalla mafia.

Alla cerimonia di inaugurazione, tra gli altri il presidente della Regione Renato Schifani, che ha annunciato l'affidamento in comodato d'uso gratuito del sito, simbolo della lotta alla criminalità, alle associazioni del territorio impegnate nella salvaguardia della memoria.

Il progetto di recupero dell'immobile e del terreno circostante - espropriati ed entrati in possesso della Regione nel 2020 - è stato redatto dalla Soprintendenza dei beni culturali di Palermo. I lavori erano stati avviati nel gennaio 2023 e finanziati con risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2020-2024 per un importo pari a centocinquantamila euro. Ad eseguirli l’impresa palermitana Scancarello.

Con questo intervento il governo siciliano ha voluto salvare dal degrado un luogo già dichiarato di interesse culturale, che ha una forte valenza evocativa, di testimonianza di civiltà e di lotta alla criminalità, rendendolo uno spazio aperto ai cittadini e tappa di quel "percorso della memoria" in ricordo delle vittime di mafia che tanti visitatori compiono nel nome della legalità.
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Nello specifico, i lavori hanno riguardato il consolidamento della muratura e del fondale con la realizzazione di un vespaio areato perimetrale oltre che degli intonaci esistenti.

Si è proceduto alla pulitura e all'integrazione delle pavimentazioni esistenti con basole in pietra di Billiemi bocciardate, alla collocazione di infissi in legno, porte d'ingresso e vani finestra e alla realizzazione dell’impianto elettrico.

Per quanto riguarda la revisione delle coperture, si è provveduto al rifacimento del massetto, all’impermeabilizzazione con malta e al ripristino del soffitto incannucciato a vista.

All’interno della stalla, al posto della seduta in pietra sulla quale erano rimaste impresse tracce di sangue, si è scelto di realizzare un parallelepipedo in policarbonato trasparente. Sulla superficie di uno dei lati, una porzione è stata resa manualmente rugosa per fissare simbolicamente quelle macchie, con l' intento di "cristallizzare l’assenza".

Ogni anno sono migliaia le persone che arrivano a Cinisi da ogni parte del mondo per conoscere la storia di Peppino per visitare i suoi luoghi: Casa Memoria e il percorso dei cento passi verso la casa del boss Badalamenti (oggi aperta ome biblioteca e sede di Radio cento passi).

Adesso anche il casolare, non più pericoloso dopo i lavori, può tornare a essere visitato come luogo di memoria e simbolo della lotta e della resistenza al potere mafioso.
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