ITINERARI E LUOGHI
Qui c'è un castello scavato nella roccia: in volo su uno dei borghi siciliani meno conosciuti
Le prime fortificazioni del castello furono scavate dai Siculi, prima dell'arrivo dei Greci e dei Romani. I Normanni aggiunsero altre costruzioni esterne e ne scavarono altre
Siamo a Sperlinga, in provincia di Enna, tra i monti Nebrodi e le Madonie.
Il nome di questo borgo in dialetto siciliano vuol dire "spelonca" e, non a caso, il castello è scavato nella roccia a formare tante spelonche. Le prime stanze e fortificazioni del castello di Sperlinga furono scavate probabilmente dai Siculi, prima dell'arrivo dei Greci e dei Romani.
I Normanni aggiunsero poi altre costruzioni esterne e ne scavarono di altre. I castelli rupestri sono rari e quelli di Sperlinga è uno dei più belli del genere.
Ai piedi del castello nacque sul finire del '500 il borgo omonimo. Le "frazzate" sono coloratissimi tappeti tessuti a mano su vecchi telai in legno secondo trame tradizionali. Nei laboratori artigianali del borgo le producono ancora come un tempo.
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