SANITÀ

HomeNewsAttualitàSanità

Quest'anno ci tocca l'australiana (anche in Sicilia): i sintomi e come curare l'influenza

Sta circolando una variante nettamente più aggressiva di quella dello scorso anno: come riconoscerla e come curarla. Le raccomandazioni della dottoressa

Alice Marchese
Giornalista
  • 8 novembre 2024

Questa è una stagione che mette a dura prova la nostra salute: sta circolando l'influenza australiana con il sottotipo di virus H3N2, variante nettamente più aggressiva di quella dello scorso anno che comunemente veniva chiamata influenza suina con sottotipo H1N1.

«Questa tipologia di influenza sta causando diversi problemi di natura respiratoria, polmonare, ma soprattutto neurologica. Si parte da un semplice mal di testa per poi arrivare ad encefaliti». A dichiararlo è la Dottoressa Maria Angela Randazzo, Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Sanità Pubblica, Epidemiologia e Medicina Preventiva dell'Asp di Palermo.

Il primo caso è stato scoperto a Genova, ma sono state colpite anche regioni come Lombardia e Piemonte e piano piano sta prendendo piede anche nelle altre regioni d'Italia. Il vaccino antinfluenzale ha una copertura quadrivalente, vale a dire per tutti e quattro i ceppi che circolano.

Sintomi
Il virus H3N2, come altri sottotipi influenzali, può causare gravi complicanze, soprattutto nelle persone anziane e nei pazienti con condizioni di salute preesistenti.
Adv
I sintomi principali restano quelli classici dell'influenza: febbre alta tra 38 e 40 gradi, brividi, mal di testa, dolori muscolari e articolari, sonnolenza, stanchezza e sudorazione.

Possono inoltre comparire sintomi come naso che cola, congestione nasale, mal di gola, tosse secca e perdita di appetito. In alcuni casi, il quadro clinico può peggiorare con manifestazioni neurologiche, quali mal di testa intenso, vertigini, e, in situazioni estreme, encefaliti e convulsioni.

Abbiamo già assistito ad un ritorno del Covid19 la scorsa estate che potrebbe avere una nuova recrudescenza. «Qualora si manifestino questi sintomi, è opportuno effettuare un tampone - continua Maria Angela Randazzo. - per avere maggiore certezza riguardo al proprio stato di salute, così da scongiurare qualsiasi possibilità».

Come raccomandazione, la dottoressa suggerisce di ricorrere agli antinfiammatori e ricorrere ad un antibiotico solo dopo aver consultato uno specialista.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI