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Dopo la "gnocca" arriva il "raviolo": non si ferma la polemica sui manifesti sessisti

L'annuncio pubblicitario fa discutere tutti: un pastificio noto a Palermo nel mirino delle polemiche. A pronunciarsi a riguardo la consigliera Di Gangi

Balarm
La redazione
  • 30 ottobre 2024

Pastificio a Palermo polemica

«Il regolamento comunale per la pubblicità impone il rispetto della dignità delle donne e ne pretendiamo l’applicazione». Scoppia la polemica portata avanti dalla consigliera Mariangela Di Gangi per i cartelloni posti in diverse strade di Palermo volti a far "conoscere" quest'attività commerciale.

Il luogo incriminato è noto per la produzione di pasta fresca. La consigliera comunale Mariangela Di Gangi chiede la rimozione di questa pubblicità e lo fa tramite una mail inviata al sindaco Roberto Lagalla e all’assessore Giuliano Forzinetti.

Secondo la politica, questa trovata pubblicitaria è «sessista e fortemente lesiva della dignità delle donne, attualmente visibile in città e relativa al prodotto “Gnocca – Bona e Pasta”, proponendo l’ennesima mercificazione del corpo femminile e relegando la donna a mero oggetto del desiderio.

L’annuncio utilizza infatti un’immagine e un linguaggio che sfruttano stereotipi di genere inaccettabili per la nostra città. Peraltro, ai sensi degli articoli 7 e 11 bis del Regolamento per la Pubblicità del Comune di Palermo, è obbligatorio che i contenuti pubblicitari rispettino la dignità delle persone, escludendo rappresentazioni offensive e discriminatorie.
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La pubblicità segnalata appare in palese contrasto con tali principi, veicolando messaggi lesivi della parità di genere e del rispetto dovuto a tutte le cittadine e i cittadini».

Vi chiedo quindi un intervento immediato per la rimozione di questa affissione, a tutela dei valori civili della nostra comunità e per dare immediatamente un segnale chiaro contro ogni forma di comunicazione sessista». Conclude così Mariangela Di Gangi.

Si pronuncia a riguardo l’assessore alle Attività produttive ed economiche, Giuliano Forzinetti: «Ho ricevuto la segnalazione della consigliera Di Gangi sulla pubblicità a sfondo sessista operata da parte di un'attività commerciale.

Concordo sulla violazione del regolamento della pubblicità, ma soprattutto sull'inopportunità e sulla violazione dei principi e dei valori sulla parità di genere e sul rispetto della donna. Su questo la nostra amministrazione ha una morale chiara e determinata.

Ho già mandato al dirigente ed agli uffici di porre in essere i dovuti provvedimenti al fine di oscurare gli impianti pubblicitari oggetto della violazione».

Questa mattina il noto pastificio per "redimersi" ha optato per una scelta un po' più inclusiva, pubblicizzando così non soltanto l'irresistibilità della "gnocca", ma anche la freschezza del "raviolo".
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