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Quando Alain Delon mangiò "babbaluci": quella cena (del Gattopardo) a Palermo

A Palermo una tavola ricca di piatti tipici siciliani, allestita da un noto avvocato dell'epoca nella villa del '700. Una serata indimenticabile che ci racconta la figlia

Valentina Frinchi
Freelance in comunicazione e spettacolo
  • 20 agosto 2024

Alain Delon e Claudia Cardinale in una scena de "Il Gattopardo"

Siamo agli albori degli anni '60 quando Luchino Visconti con la sua raffinata regia decide di realizzare una delle opere più importanti e suggestive della letteratura italiana ma soprattutto siciliana: "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa, un romanzo che attraverso le vicende di una famiglia aristocratica dell'isola di "Trinacria" vive la storia dell'Unità d'Italia.

È il 1963 quando esce un film che resta eterno non solo per un cast di attori che diventano eccellenze mondiali ma anche per le scene girate all'interno delle ville nobiliari di una affascinante Palermo dei primi del '900.

Tra queste, alcune scene vengono ambientate e girate a Villa Boscogrande (zona Cardillo), una villa del '700 che per quelle riprese viene ristrutturata e parzialmente modificata. È un palazzo di rara eleganza grazie anche alla sua imponente scala, saloni nobiliari adornati da importanti affreschi e un giardino secolare.

Ad amministrare i beni di Villa Boscogrande, negli anni del boom economico e nei mesi di quelle storiche riprese è l'avvocato Francesco Chessari, detto "Franco".
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Tra l'avvocato di origini ragusane e il regista milanese Luchino Visconti nasce una bella amicizia, una di quelle calamite che solo un buon siciliano di un tempo riesce ad attrarre.

In questa alchimia rientra anche Burt Lancaster, il principe di Salina nel film di Visconti. Una sera all'avvocato Chessari viene un'idea geniale. Perchè non fare provare le pietanze tipiche siciliane al cast de "Il Gattopardo" anzichè l'ennesima cena in un ristorante di lusso? E cosi viene allestita una cena fatta di "schiticchi" presso la terrazza di via Piave 101 a Palermo, nel palazzo dove risiede la famiglia dell'avvocato.

Ce lo racconta Rossella Chessari, figlia dell'avvocato che custodisce vivi i ricordi del padre.

Gli ospiti sono tutti gli attori del cast. In quella terrazza palermitana ci sono due giovanissimi Alain Delon, nel ruolo di Tancredi Falconeri e Claudia Cardinale la ragazza di Tunisi che interpreta il ruolo di Angelica Sedara

Una vera degustazione di piatti tipici nelle tavole imbandite da quella famiglia con pane e panelle, stigghiole di Vicari, panini con la milza, pesce dei signori Monreale, i pescatori dell'Arenella; e quindi totano arrosto, polpi bolliti.

E ancora babbaluci, le "escargot" per Alain Delon, pannocchie e altri piatti ragusani preparati con cura dalla Rosa Boscarino, madre dell'avvocato.

.Ad abbellire quel ricevimento casalingo è opera della ditta "Dagnino" che si occupa di allestire un vero catering di dolci oltre ad anguria, pezzo duro di gelato fragola, limone e pistacchio molto gradito ad Alain Delon che si è sentito italiano nel cuore, insieme alla Cardinale.

Tra i due attori anche se viene sentenziato loro di darsi "baci veri" resta una bella amicizia e si chiameranno tra di loro per sempre Tancredi e Angelica un po' per ricordare quei momenti magici in cui Visconti aveva visto bene.
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