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Posti che puoi vedere solo in Sicilia: cos'è (e dove si trova) la "casa" del fico d'India

Vi portiamo alla scoperta di un luogo tanto bizzarro quanto raro. Un edificio abbandonato ma che ci ricorda come la forza della natura vince su tutto

Balarm
La redazione
  • 8 ottobre 2024

Posti (curiosi) che puoi trovare solo in Sicilia. Vi portiamo alla scoperta di un luogo tanto bizzarro quanto raro. Un edificio, purtroppo abbandonato, che ci ricorda come la forza della natura vince su tutto, portando bellezza e vita anche laddove l'uomo lascia degrado.

Si tratta di quella che è stata ribattezzata come la "Casa del Fico d'India". La incontri, con grande stupore, nella valle del fiume Dittaino - in provincia di Enna - lungo la strada che conduce alla stazione ferroviaria di Dittaino.

Sebbene tutti la chiamano "casa", in realtà non lo è o almeno, non nel senso comune del termine, cioè non è un'abitazione. È invece un vecchio casello ferroviario abbandonato e inutilizzato da decenni.

L'edificio si trova infatti nei pressi di un'antica stazione, un tempo nota come stazione di Assoro, inaugurata nell'agosto 1870 in concomitanza con l'apertura della tratta ferroviaria Raddusa-Pirato della linea Catania-Palermo.
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Come luogo venne scelto la Valle del Dittaino perchè strategicamente vicino alle zolfare dei territori di Assoro, Agira, Leonforte. Quando Assoro nel 1918 ebbe una sua stazione alla periferia del paese, sulla linea a cremagliera per Leonforte, lo scalo a valle mutò il suo nome in quello attuale.

Inoltre fu anche a servizio della linea che raggiungeva le grandi miniere storiche di Grottacalda e Floristella e di Sant'Agostino a cui si accedeva per mezzo di una tranvia a vapore.

Essendo nella linea che collegava le due città Palermo e Catania, fu per molti anni fermata di tutte le categorie di treni per i viaggiatori provenienti o diretti a Valguarnera, Barrafranca e Piazza Armerina.

In tempi più recenti, a partire dagli anni Settanta, attorno alla stazione di Dittaino si è sviluppata l'area industriale di Dittaino (ASI Dittaino) che si serve della stazione e dei suoi raccordi, man mano realizzati, per collegare direttamente le singole industrie e attività commerciali.

Oggi chi si trova da quelle parti non può di certo non notare la curiosa "casa" con i fichi d'India che spuntano e crescono rigogliosi sul tetto. Un luogo che non passa di certo inosservato e che spesso si trova a essere fotografato e naturalmente ripostato sui social tanto da diventare virale.

Come nel caso delle foto pubblicate da Daniele Miso sulla pagina Facebook "I misteri delle città fantasma": «Immensa Natura - scrive -, eccellenza di forme e colori, Madre di tutta questa bellezza che di verde colora il mondo».

Una vera e propria meraviglia della Natura che in Sicilia - ne scriviamo e ve lo dimostriamo ogni giorno - dà il meglio di sè.

Una casa davvero unica, quella del Fico d'India che se siete dalle parti di Dittaino dovete assolutamente ammirare, fotografare e - perchè no - postare anche sui vostri profili social.

Di edifici curiosi e bizzarri, comunque, la Sicilia ne è piena. Della serie "case strane e dove trovarle", come non ricordare la "casa du currivu" (la casa del dispetto) a Petralia Sottana, che oltre ad avere una storia curiosa, è l’abitazione più piccola del mondo.

Larga appena un metro, non solo non è abitabile ma non ci si può stare nemmeno in due alla volta. Storia di paese vuole che sia stata costruita negli anni Cinquanta da un uomo per infastidire il vicino e privarlo della vista del panorama delle valli boschive e dei picchi rocciosi delle Madonie.

Altrettanto curioso, se non altro per il nome con cui è stato ribattezzato il Castello di Pippo Baudo, è il maniero di Agnone, una delle perle monumentali più carismatiche della Sicilia orientale. La roccaforte, ubicata tra l’omonima frazione e Castelluccio, si erge imponente sulla "Costa Saracena".

Precisamente, l’edificio è situato lungo la SS 114 che congiunge Catania e Augusta. Da tempo, è opinione condivisa ritenere che il monumento sia stato ereditato da Pippo Baudo.

Tuttavia la proprietà dell’imponente fortilizio non è mai appartenuta al suddetto presentatore. Ciononostante, ancora oggi, la maggior parte della gente non esita minimamente a denominarlo con il nome del celebre conduttore siciliano.

A tal riguardo, sembra che la voce sia stata alimentata dalla trasmissione del vecchio e noto programma "Il Castello", un gioco ideato e condotto da Baudo stesso negli anni Novanta del secolo scorso ma che nella realtà non ha nulla a che fare con il maniero di Agnone.
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