CINEMA E TV
Pirandello un "Eterno visionario" tra follia e scandali: quando esce il film girato in Sicilia
Il trailer del film di Michele Placido dedicato allo scrittore e drammaturgo siciliano, Premio Nobel per la Letteratura. Un ritratto autentico tra dolori e amori proibiti
Il film è girato in Sicilia, soprattutto ad Agrigento, città natale del Premio Nobel della letteratura. Un omaggio all’artista siciliano, modernissimo e scandaloso per i suoi tempi, nel novantesimo anniversario dell’assegnazione appunto del Nobel (8 novembre 1934), che gli consegnò fama internazionale.
In "Eterno Visionario" Luigi Pirandello è interpretato da Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi è la moglie Antonietta Portulano, Federica Luna Vincenti è Marta Abba, Giancarlo Commare, Aurora Giovinazzo e Michelangelo Placido sono rispettivamente i figli Stefano, Lietta e Fausto. Nel film anche la partecipazione straordinaria della star internazionale Ute Lemper.
Correva l'anno 1934. In treno verso Stoccolma, dove riceve il premio Nobel per la letteratura, Luigi Pirandello rivive il fascino dei personaggi che hanno ispirato la sua arte.
Davanti al suo sguardo passano i fantasmi di un’intera esistenza: la follia della moglie, incapace di comprendere e accettare la scelta di vita di un artista predestinato ma anche l'altalenante legame con i figli e il controverso rapporto con il fascismo, lo scandalo del suo teatro, sovversivo e troppo moderno per il perbenismo borghese.
Il sogno di un amore assoluto per Marta Abba, la giovane attrice eletta a sua musa ispiratrice in un’inestricabile compenetrazione fra arte e vita.
"Eterno Visionario" racconta infatti una fase della vita di Pirandello per rivelarne il mondo emotivo, l’umanità, le passioni, le ossessioni e l’esistenza più intima intrappolata fra l’amore dirompente e impossibile per Marta e il burrascoso rapporto con la dolorosa malattia della moglie Antonietta.
Un racconto emozionante che si dipana fra Roma, la Stoccolma dei Nobel, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi. Per restituire il ritratto autentico e vivido, il tormento e la forza di un artista immenso, un implacabile, eterno visionario: un genio capace di trasformare in Arte la propria infelicità.
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