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Perché la nostra è una lingua (da tradurre): c'è Google Translate in siciliano, come si usa

Grazie alla collaborazione con Cademia Siciliana, da oggi il famoso motore di ricerca traduce da e in siciliano qualsiasi frase e termine in tutte le lingue del mondo

Balarm
La redazione
  • 28 giugno 2024

Da oggi Google "parla" anche il siciliano. Grazie alla collaborazione con la Cademia Siciliana, su Google Translate è adesso possibile tradurre da e in lingua siciliana tutte le lingue supportate dal servizio.

A dare l'annuncio è la Cademia Siciliana, un'associazione nata nel 2016 con un obiettivo chiaro e preciso "prendersi cura della lingua siciliana, come già altri organismi fanno per altre lingue". «Dopo una collaborazione durata più di un anno tra Cademia Siciliana e Google, che ha visto ore di lavoro e la traduzione di migliaia di frasi dall'inglese al siciliano, annunciamo con orgoglio che da oggi è disponibile la traduzione da e per tutte le lingue supportate da Google Translate alla lingua siciliana!».

Basta infatti andare nel noto servizio di traduzione per trovare tra le nuove lingue proprio il siciliano. Scrivendo una qualsiasi parola o frase in lingua siciliana, quest'ultima viene tradotta nella lingua scelta (italiano, inglese e così via). Oltre alla traduzione cliccando su "Dizionario" si ottiene la definizione del termine e alcuni esempi di uso comune.
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«Quando si aggiungono nuove lingue a Translate - spiega Google -, ci sono molti aspetti da considerare: dalle varianti che offriamo alle grafie specifiche che utilizziamo. Le lingue hanno un'immensa quantità di variazioni: varietà regionali, dialetti, diversi standard di ortografia. Il nostro approccio è stato quello di dare priorità alle varietà più comunemente utilizzate di ogni lingua».

Uno strumento utile e che rappresenta un ulteriore (e importante) tassello al riconoscimento del siciliano come lingua da preservare.

L'Unesco ha dichiarato che il siciliano è tra le lingue che rischia di scomparire. C'è la tendenza infatti a omologarlo all'italiano e questo comporta la perdita dei termini antichi, soprattutto quelle che hanno etimologie differenti (tipo quelle greche, arabe e spagnole) per avvicinarsi alla lingua nazionale o addirittura per inglesizzarsi.

Proprio per questo già in passato Google ha lanciato iniziative per "salvare il siciliano", come nel 2021, quando sempre in collaborazione con la Cademia Siciliana, ha lanciato la piattaforma open source Woolaroo, raggiungibile sia dall’app Arts & Culture (per iOS e Android) che direttamente dal web, uno strumento digitale che facilita l’apprendimento automatico. Basta inquadrare un oggetto con lo smartphone per avere la traduzione simultanea assieme alla pronuncia vocale, grazie al vasto data base creato in collaborazione tra il motore di ricerca e l'associazione.

La diffusione del siciliano in ambito digitale, grazie alla realizzazione di strumenti moderni è uno degli obiettivi di Cademia Siciliana, che realizza infatti programmi per tastiere moderne per computer, e ha inoltre collaborato con Google nella realizzazione di Gboard in siciliano, ossia la tastiera di Google implementata su tutti i dispositivi Android.

«Abbiamo fatto aggiungere il siciliano su YouTube come lingua di sottotitolaggio - spiega l'associazione -, e su Facebook come lingua di compilazione post; abbiamo realizzato la traduzione ufficiale in siciliano della famosa app di messaggistica istantanea Telegram».
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