CRONACA
Per il Velodromo di Palermo "manca davvero poco": entro fine anno la riapertura
Sembra che l'impianto si avvii verso la riapertura. È vero che negli anni si sono susseguiti molti "clamorosi annunci" ma sembrerebbe la volta buona
Il Velodromo "Paolo Borsellino" a Palermo
Adesso sembra che l'impianto si avvii verso la riapertura. Nel corso di due riunioni, prima con il capo del Coime, Francesco Teriaca, e poi con Antonino Moscato, responsabile dei lavori, è stata stilata una “road map” degli interventi necessari affinchè il velodromo torni a disposizione degli sportivi palermitani.
Per quanto riguarda il campo, in queste settimana la ditta ha proceduto con la sistemazione del fondo sabbioso e con la stesura del manto di erba sintetica, che dovrebbe essere concluso alla fine di novembre, insieme con la sistemazione dell’impianto di irrigazione.
Sempre a novembre, gli operai del Coime provvederanno alla pulizia e istemazione sia degli spogliatoi che degli altri locali interni, tra i quali anche la palestra.
Intanto, il 3 novembre, alle ore 8.30, insieme con Teriaca e Moscato, l'assessore ha annunciato che effettuerà sopralluogo nell’impianto di viale Lanza di Scalea, «sarà l’occasione per fare il punto della situazione dell’intero iter dei lavori».
Prima di cantare vittoria però è bene aspettare, purtroppo la storia ci ha insegnato che non è tutto oro quel che luccica e infatti di "riapertura imminente" si sente parlare da anni.
Già nel marzo 2019 sembrava tutto pronto e la riapertura prevista per il mese di giugno, poi lo scorso marzo un altro "clamoroso annuncio" dell'amministrazione Orlando relativo della ripartenza dei lavori di ripristino dell'area del campo, eseguiti dalle maestranze del Coime.
Poi sarebbe stata la volta del secondo step, la posa del nuovo prato, attività che - secondo quanto dichiaravano - era già data in appalto a una ditta esterna e che avrebbe dovuto iniziare i lavori nel mese di aprile. La tribuna centrale sarebbe rimasta chiusa, quella coperta e ritenuta inagibile.
Dunque, stiamo a vedere e incrociamo le dita.
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