MOBILITÀ
Pass, varchi e telecamere (anche la notte), a Palermo torna la Ztl: le istruzioni per l'uso
Nessuna spesa in più e regole invariate. Ma all'orizzonte c'è una novità: sono tre le ipotesi al vaglio che ad ottobre potrebbero portare ad estendere la "nuova Ztl"
Un varco della Ztl a Palermo (foto Balarm)
Sono passati 143 giorni da quando, in piena emergenza Coronavirus, il Comune di Palermo aveva deciso di sospendere quel provvedimento, valido ormai dal 2016, che influenzava le mattine - e da un po' di settimane anche i weekend serali - di chi voleva avventurarsi tra gli assi stradali e le traversine tra via Maqueda, via Roma e corso Vittorio Emanuele. E i guidatori palermitani hanno decisamente approfittato di questo “liberi tutti”.
«Il traffico cittadino – ha detto il sindaco Leoluca Orlando - ha progressivamente ripreso i suoi ritmi ed è oggi ai livelli pre-Covid, se non addirittura superiore». Insomma, c’è da ripristinare gli schemi?
Arrivando al sodo, la buona notizia - e ci mancherebbe – è che chi ha già pagato il pass Ztl, potrà estendere la sua validità per i 143 giorni, tanto quanti quelli della sospensione. Nessuna spesa in più dunque. Il contrassegno annuale costa sempre 100 euro, 50 il semestrale, 20 il mensile e 5 il giornaliero.
Per il resto, le regole sono sempre le stesse. La Ztl entrerà in funzione dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, con estensione il venerdì dalle 20.00 alle 6.00 del mattino di sabato e il sabato dalle 20.00 alle 6.00 del mattino della domenica.
Nessun tassista potrà poi fare “il furbetto”, dato che è stata fissata una tariffa di 10 euro per raggiungere il centro da altre zone della città.
Cinque i percorsi possibili: il primo da via Belgio-parcheggio taxi piazza Europa, attraverso viale Strasburgo, via Empedocle Restivo, via Sciuti, via Notarbartolo, via Libertà, con arrivo a piazza Castelnuovo-piazza Verdi e viceversa, il secondo da viale Regione Siciliana, altezza viale Michelangelo, attraverso viale Lazio, via Libertà con arrivo a piazza Castelnuovo-piazza Verdi e viceversa.
Il terzo da viale Regione Siciliana all'altezza di piazza Einstein, attraverso via Leonardo Da Vinci-Notarbartolo, via Libertà con arrivo a piazza Castelnuovo/piazza Verdi e viceversa, il quarto dal parcheggio di via Nina Siciliana, attraverso via Perpignano, piazza Principe di Camporeale, via Dante, con arrivo a piazza Castelnuovo-piazza Verdi e viceversa e infine da viale Regione Siciliana, all'altezza di corso Calatafimi, piazza Indipendenza, con arrivo a piazza Verdi-piazza Giulio Cesare e viceversa.
E il futuro? Come nei quiz di Mike Bongiorno c’è da scegliere tra la “busta” numero 1, 2 e 3. Tante sono infatti le possibilità per l’estensione della “nuova Ztl”, che entro il 15 ottobre sarà presentato dal Servizio mobilità urbana in base a tre opzioni: estensione fino a piazza Castelnuovo o piazza Croci o via Notarbartolo.
E se nella prima ipotesi – visto che via Ruggero Settimo e via Emerico Amari sono destinate a diventare isole pedonali dopo la conclusione dei lavori per l’anello ferroviario – il “trauma” per il guidatore medio non sarebbe estremo. Più complicato sarà fare dirigere ai palermitani le altre due ipotesi.
«Prima di prendere qualsiasi decisione – precisa Catania – sarà studiato il flusso del traffico, l’impatto dell’inquinamento ambientale e come può aiutare il supporto della mobilità pubblica». Si prospetta dunque a Palermo una lotta politica, sociale e culturale, per spingere lo smog più in là. E le elezioni comunali si avvicinano.
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