CRONACA
Parola d'ordine 4 maggio: punto per punto le cose che ci riguarderanno con la "Fase 2"
La ripartenza dopo il Coronavirus sembra avere una data certa ed è quella del 4 maggio: ecco i principali settori in cui cambierà il nostro modo di vivere
Prima di tutto in Italia, il virus è ancora massiciiamente presente, seppur con qualche eccezione positiva come potrebbe considerarsi quella della Sicilia. Secondo non ci sono ancora nè farmaci davvero efficaci in assoluto nè vaccini pronti ad essere immessi nel mercato.
Detto ciò, è comprensibile come la parola prudenza debba essere quella da fare risuonare con costanza nelle nostre orecchie in modo da diventare una sana abitudine.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiarito che la data fatidica attesa da tutti sarà quella del 4 maggio: da quel momento, seppur con differenze da regione a regione, l'Italia potrà lentamente ripartire. Vediamo allora quali sono i temi in discussione sul tavolo.
Il fronte legato alle attività produttive è quello più importante. Qualcosa abbiamo già visto con la riapertura delle librerie. Adesso sarà la volta dei cantieri, del commercio al dettaglio e di tutte quelle attività che dovranno necessariamente riorganizzarsi per fornire un servizio sicuro al cittadino.
Abbiamo già avuto un primo assaggio che riguarda il numero di persone da poter far accedere in uno spazio di tot metri quadri e le regole di sanificazione.
Con buona probabilità cambieranno anche le modalità dello stare in ufficio. Scrivanie distanti, meno persone per ogni stanza, oltre alla scelta dello smart working che sarà certamente privilegiata dove possibile. Sul fronte lavorativo il Governo aveva già lavorato ad un piano del rischio connesso, classificando le attività in base alle probabilità di diffusione del virus in caso di un contagio.
Sanità
La salute dei cittadini resta il nodo cruciale. L'obiettivo è intanto quello di non vanificare gli sforzi. L'Italia non può permettersi di far risalire la curva del contagio mandando nuovamente gli ospedali vicino allo stallo. Gradualmente la situazione stamigliorando e le terapie intensive non sono più al collasso come qualche settimana fa ma il rischio di una ripresa c'è in ogni caso.
Dipenderà intanto da noi e dai nostri comportamenti. Medici e personale saniytario stanno formandosi sempre più per evitare di essere contagiati e per rendere maggiormente sterili i luoghi a rischio. L'obiettivo finale sarà quello di avere sempre dei posti liberi in terapia intensiva per le emergenze. NOn dimentichiamo che oltre al Covid-19 ci sono tante altre patologie che la richiedono.
Trasporti
Se una cosa abbiamo potuto toccare con mano, è la "bellezza" di vedere le nostre città senza traffico e senza auto. Potrebbe essere la volta giusta in cui si inizi a usare mezzi di trasporto green, come la bicicletta o usare di più i mezzi pubblici. Ecco, anche loro subiranno dei cambiamenti. Quante persone sul bus, metro o metropolitana?
Anche qui il Governo sarà chiamato a prendere delle decisioni confrontandosi con gli esperti. Vedremo in che modo si potrà stare sul bus. Una prima ipotesi è di gente seduta al proprio posto e senza passeggeri in piedi.
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