MOBILITÀ
Palermo nel 2030 e la nuova mobilità: come cambierà la città nei prossimi dieci anni
Un miliardo e 900 milioni di euro è il totale complessivo degli investimenti che il Comune prevede per la realizzazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile
La nuova fermata metropolitana di Via De Gasperi (foto di Sicilia in Progress)
Tutto questo è Palermo nel 2030, o almeno si spera.
A dare una visione futuristica della mobilità urbana del capoluogo siciliano sono stati il sindaco, Leoluca Orlando, e l'assessore alla Mobilità, Giusto Catania, che nel corso di una videoconferenza hanno presentato il PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Si tratta dello strumento di pianificazione strategica in house del Comune che, nel corso dei prossimi 10 anni, da ora al 2030, svilupperà una visione di sistema della mobilità urbana con lo scopo di raggiungere diversi obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
La strategia principale del Piano è quella di indurre un riequilibrio della domanda di trasporto tra collettivo e individuale, in modo da ridurre la congestione e migliorare l'accessibilità da e verso le periferie urbane, attraverso l’adozione di una politica della mobilità sostenibile che favorisca l’uso del trasporto collettivo ed in particolare delle linee di tram.
Dopo una serie di passi procedurali, il piano - redatto ai sensi del D.M. 4 agosto 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ne ha affidato la definizione alle Città Metropolitane, ha ottenuto la validazione del Ministero e adesso deve essere inviato al Consiglio comunale per la sua approvazione definitiva.
La previsione di investimenti entro il 2024 è di circa 450 milioni di euro, già stanziati, e di quasi un miliardo e 450 milioni entro il 2030, per un totale complessivo di quasi un miliardo e 900 milioni.
«È la nostra visione complessiva della città del futuro – ha dichiarato il sindaco – in cui la drastica diminuzione del traffico veicolare privato e, conseguentemente l’abbassamento dei livelli di inquinamento, è un obiettivo da perseguire, certamente non impedendo di circolare, bensì intervenendo strutturalmente in un modo diverso di intendere la mobilità, in cui tutto "si tiene", dalle piste ciclabili ad un sistema tramviario efficiente e alla creazione di nuovi parcheggi».
«Il PUMS – ha aggiunto Catania - è un fondamentale strumento di pianificazione che trasformerà la città e la sua mobilità. Gli obiettivi del piano sono molto ambiziosi e collocano Palermo sulla scia di tante città internazionali che hanno investito sulla mobilità sostenibile come volano per la crescita dell'economia circolare e il miglioramento della vivibilità.
Gli investimenti dei prossimi anni saranno decisivi e non possiamo che essere soddisfatti per il percorso partecipato del PUMS che, dopo la positiva valutazione del Ministero e l'avvio della procedura ambientale, arriva nei tempi previsti all'ordine del giorno del Consiglio comunale».
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