CRONACA
Palermo come la Sicilia: la città torna in zona arancione, cosa prevede la nuova ordinanza
Gli ultimi dati rilevati dall’Asp, nonostante il dato dei contagi rimanga ancora elevato, hanno evidenziato un miglioramento rispetto alla precedente settimana di riferimento
Gli ultimi dati rilevati dall’Asp, nonostante il dato dei contagi rimanga ancora elevato, hanno infatti evidenziato un miglioramento rispetto alla precedente settimana di riferimento.
Attività commerciali
Aperti tutti i negozi, i barbieri, parrucchieri, centri estetici e tolette per animali. I centri commerciali sono aperti dal lunedì al venerdì.
Bar e ristoranti
I bar sono aperti fino alle 18 solo per asporto. Ristoranti aperti solo per asporto fino alle 22. La consegna a domicilio sempre consentita. I ristoranti d'albergo sono aperti per gli ospiti che vi alloggiano sia a pranzo che a cena.
Seconde case
Lo spostamento verso le seconde case è sempre consentito a prescindere dal colore della zona. Può accedere alla seconda casa solo il nucleo familiare convivente. La regola non vale per le case in affitto breve.
Gli spostamenti sono consentiti una volta al giorno dalle 5 alle 22 all'interno del comune di residenza. L'autocertificazione è necessaria per gli spostamenti extraurbani e durante gli orari del coprifuoco. Vietato spostarsi fuori dal proprio comune, salvo che per «esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune».
Attività sportiva
Sempre consentita dalle 5 alle 22 con limitazioni di spostamenti tra comuni. Restano chiusi i centri benessere, le piscine e le palestre.
Scuole
Tornano in presenza al 100% gli asili nido, le scuole dell'infanzia, elementari e medie. Le scuole superiori in presenza dal 50 al 100%. Esami e sedute di laurea si svolgono in presenza.
La nuova ordinanza proroga invece da giovedì 29 aprile la “zona rossa” per 24 Comuni siciliani. Si tratta di: Aci Catena e Adrano, in provincia di Catania; Baucina, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Cinisi, Giardinello, Lascari, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Partinico, Termini Imerese, Villabate e Villafrati, nel Palermitano; Catenanuova e Cerami, in provincia di Enna; Lampedusa e Linosa, nell’Agrigentino; Lentini, in provincia di Siracusa; Marianopoli e Mussomeli, nel Nisseno; e la reitera per Caccamo, Campofiorito e Cefalù, sempre in provincia di Palermo.
Con lo stesso provvedimento - da venerdì 30 aprile a mercoledì 12 maggio - è stata disposta, invece (viste le relazioni delle rispettive Asp e sentiti i sindaci), la “zona rossa” per Tortorici e Tusa, nel Messinese e Serradifalco, in provincia di Caltanissetta.
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