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Ogni scorcio racchiude un tesoro da tutelare: cosa lega otto città della Sicilia Orientale

Dopo il terribile terremoto del 1693, le città vennero ricostruite, dando vita in ogni sito, edificio sacro o pubblico, all’esaltazione della bellezza dell’arte tardo barocca

Federica Puglisi
Giornalista
  • 21 aprile 2025

Noto

Ogni monumento, ogni scorcio, ogni chiesa racchiude la magia di un tesoro inestimabile da tutelare e diffondere: nel Val di Noto, dopo il terribile terremoto del 1693, le città vennero ricostruite, dando vita in ogni sito, edificio sacro o pubblico, all’esaltazione della bellezza dell’arte tardo barocca.

Un filo conduttore lega otto città del Distretto del Val di Noto, inserite nel 2002 nella lista Unesco di Patrimonio dell’Umanità.

Otto città che nella loro storia raccontano luoghi, usi, tradizioni diverse, ma accomunate dalla bellezza del barocco. Queste città, Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli, adesso potranno usufruire di un ulteriore percorso che attraverso l’uso di nuove tecnologie permetterà al visitatore viaggiatore di vivere un’esperienza “user-friendly”.

Nella prima città Militello in Val di Catania è stato inaugurato il primo spazio della rete dei Visitor Center, degli allestimenti che saranno aperti anche nelle altre sette città, come previsto dal Piano di gestione del sito aggiornato al 2020. Il secondo centro verrà aperto il 17 maggio a Palazzolo Acreide e poi a seguire nelle altre città.

Le strutture di Militello e Palazzolo sono state progettate e realizzate da Civita Sicilia su incarico del Distretto Turistico del SudEst, Ente gestore del Sito Unesco Le Città Tardo Barocche del Val di Noto. Il Visitor Center di Militello si trova al piano terra del Palazzo Municipale ex Monastero Benedettino Cassinese.

È dotato di un tavolo touch “Viaggio nelle città tardo barocche del Val di Noto”, con contenuti, in quattro lingue. Si tratta di un racconto per immagini su tutto il sito, la sua storia, il suo patrimonio, gli itinerari per scoprirlo. Presente anche un approfondimento sul terremoto del 1693 e la successiva ricostruzione.

Vi è poi un Monitor a parete “Militello in Val di Catania corte europea”, ricostruzione animata di un teatrino barocco, sul periodo di massimo fulgore di Militello, durante il governo di Francesco Branciforte e della moglie Giovanna d’Austria. Infine un Monitor con cornice “I protagonisti della ricostruzione del Val di Noto”: presente una “quadreria parlante” in cui due personaggi delle fasi immediatamente successive al terremoto, il Viceré di Sicilia Juan Francisco Pacheco Duca di Uzeda e Giuseppe Lanza Duca di Camastra, salutano lo spettatore e conversano tra loro.

Il finanziamento per la realizzazione di queste strutture risale ai fondi della Legge n. 77/2006 "Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del patrimonio mondiale, posti sotto la tutela dell'UNESCO".

La rete realizzata è stata voluta dalle amministrazioni comunali delle otto città, che negli anni si sono messe insieme per creare una sinergia che puntasse alla tutela e valorizzazione dei siti.

«I Visitor Center che abbiamo realizzato- sottolinea Renata Sansone, Amministratore Delegato di Civita Sicilia – sono i primi di una rete prevista nell’aggiornamento del Piano di gestione del Sito Unesco, curato dalla nostra Società insieme a quelli degli altri due siti del SudEst della Sicilia.

La collaborazione con il Distretto Turistico di questo meraviglioso pezzo di Sicilia ha consentito di realizzare uno modello allestitivo particolarmente efficace che, adottato dagli altri Comuni, costituirà un potente strumento di promozione turistica e di diffusione culturale».
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