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Non solo mare e tramonti: la pietra rara e leggendaria nascosta a Lipari e Pantelleria
Un vetro naturale la cui formazione è dovuta al rapido raffreddamento della lava che si trova in pochissimi luoghi nel mondo: da talismano a gioiello, l'Ossidiana
Un ciondolo in Ossidiana
Chiamata da Plinio “lapis obsianus o obsidianus” (in onore di un certo Obsidius, che per primo scoprì la pietra in territorio africano nell’odierna Etiopia), non tutti sanno che questa meraviglia dal colore nero intenso non è una semplice pietra ma è un vetro vulcanico.
L’Ossidiana, infatti, è un vetro naturale la cui formazione è dovuta al rapidissimo raffreddamento della lava, e che pertanto si ritrova unicamente in determinate zone ad alta intensità vulcanica. Oltre alle due isole siciliane, altre località di ritrovamento sono l'isola di Palmarola (Isole Ponziane) e Monte Arci (Sardegna).
Oltre alla sua naturale ed ipnotica bellezza, l’Ossidiana ha da sempre rappresentato una delle punte di diamante per il commercio dei popoli del Mediterraneo, perché fin dagli Aztechi veniva utilizzata come base per ottenere lame molto taglienti, punte delle frecce, coltelli e rasoi e commercializzata su larga scala.
Per migliaia di anni, poi, questo dark glass è stato considerato dalle civiltà più antiche come una vera e propria pietra di protezione, che agisce con effetti benefici sul corpo e sulla mente.
Un elemento nato da fuoco, sinonimo di energia, di coraggio e di purificazione: un potente talismano in grado di scacciare e allontanare le energie negative, che lavora con il primo chakra. È la pietra del guerriero, di chi affronta ogni cosa con calma e riflessione, donando chiarezza interiore, equilibrio e armonia.
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