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Non mordono, non pungono (ma puzzano): a Palermo allarme per le cimici asiatiche

Non sono pericolose per l'uomo ma per le coltivazioni invece si: per allontanarle, tra i rimedi ci sono insetticidi (anche biologici) o acqua e sapone di Marsiglia da spruzzare

Balarm
La redazione
  • 23 ottobre 2019

Una "Cimice Asiatica"

Sono piccole ma infestanti: migliaia i palermitani preoccupati per il ritorno delle cimici asiatiche (ne avevamo parlato l'anno scorso) che hanno letteralmente, di nuovo, infestato la città concentrandosi - sembra - in modo particolare le zone del Foro Italico e del centro storico.

Secondo il direttore del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell'Università di Palermo Stefano Colazza non c'è bsiogno di allarmarsi perché l'halyomorpha halys (questo il nome scientifico dell'insetto) non attacca persone, animali o oggetti ma solamente le piante.

«La cimice è una specie di elevata polifagia che arreca notevoli danni alle colture agrarie, ma non è assolutamente pericolosa per l’uomo - spiega - Gli insetti adulti presenti nella città di Palermo erano attivi su piante di ailanto e il loro rinvenimento nelle abitazioni limitrofe è il risultato della tendenza che gli adulti hanno di cercare luoghi di ricovero per svernare in aggregazioni più o meno consistenti».
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Il problema di una "invasione" potrebbe al massimo presentatsi per gli alberi di agrumi: non mordono e non pungono (ma puzzano): un cattivo odore che gli insetti usano per difendersi dagli uccelli o da altri predatori.

Sempre Stefano Colazza giustifica l'arrivo, e il permanere, di questi insetti spiegando che la nostra regione presenta condizioni climatiche ideali per la riproduzione.

Come allontanarle da casa? Tra i rimedi naturali c'è il piretro, un insetticida biologico adatto anche per i piccoli orti oppure acqua e sapone di Marsiglia da spruzzare nelle zone in cui solitamente passano le cimici, o direttamente sopra questi insetti.

Il sapone distrugge la loro protezione esterna e le disidrata, uccidendole, così come anche la farina fossile che si può spargere nelle zone di accesso. Per quanto riguarda le piante, le foglie vanno pulite manualmente dalle uova (le cimici ne depongono fino a 400 alla volta) o altrimenti ottimi repellenti naturali sono considerati aglio, menta ed erba gatta.

Diverso è il discorso per le zone rurali dove le cimici possono mettere a rischio i raccolti: numerose aree vengono attentamente monitorate per capire la dimensione del fenomeno in ogni caso il metodo più utilizzato è quello fisico, intrappolandole con reti apposite.
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