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Sicilia senza tregua, ancora allerta Meteo: è "arancione", che significa e cosa fare

La Protezione Civile siciliana diffonde un preallarme meteo per le prossime 48 ore: non c'è tregua per la Sicilia, l'allerta è passata in poche ore da "gialla" ad "arancione"

Balarm
La redazione
  • 9 novembre 2018

Fulmini su Palermo (foto Raffaele Franco)

Non c'è tregua per la Sicilia: continuano le burrasche e continuano i bollettini meteo diffusi dalla Protezione Civile siciliana. L'allerta è passata in poche ore da "gialla" ad "arancione" e prevede un rischio idrogeologico e idraulico con una validità di oltre 48 ore: valido infatti dal pomeriggio di venerdì 9 novembre fino alle ore 24 di sabato 10.

Si prevedono precipitazioni di carattere di rovescio o temporale in particolare nelle zone sud e ovest della Sicilia, i fenomeni sono accompagnati da potenti piogge, attività elettrica e forti venti.

Per qualunque emergenza chiamare il SORIS (Sala Operativa) attivo 24 ore al numero Verde 800 404040. Per altre informazioni ecco il sito della Protezione Civile.

La protezione civile invita tutti gli enti e i sindaci in particolare, a predisporre le azioni di prevenzione previste nei propri piani di protezione civile in attuazione ai livelli di allerta.

Cosa significa Allerta Meteo Arancione? L'allerta meteo di grado arancione è un'avviso di moderata criticità diramata dalla Protezione Civile in caso di fenomeni meteo diffusi, intensi e persistenti.
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Quali sono gli scenari? Diffuse attivazioni di frane superficiali e di colate rapide detritiche o di fango. Possibilità di attivazione/riattivazione/accelerazione di fenomeni di instabilità anche profonda di versante, in contesti geologici particolarmente critici. Possibili cadute massi in più punti del territorio.

Ed ancora, significativi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe e delle zone golenali, interessamento dei corpi arginali, diffusi fenomeni di erosione spondale, trasporto solido e divagazione dell’alveo. Possibili occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti.

Quali possono essere i danni? Diffusi danni ed allagamenti a singoli edifici o piccoli centri abitati, reti infrastrutturali e attività antropiche interessati da frane o da colate rapide. Diffusi danni alle opere di contenimento, regimazione ed attraversamento dei corsi d’acqua, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti artigianali, industriali e abitativi situati in aree inondabili.

Ed ancora, diffuse interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate detritiche o in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico. Pericolo per la pubblica incolumità/possibili perdite di vite umane.
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