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Molla la Sicilia per gli Emirati Arabi (e ce la fa): chi è Gordon, che vive tra Dubai e Malta

Un desiderio e una passione coltivati fin da quando era piccolissimo nella "stella dell'ennese". Con impegno e sacrificio è arrivato a condurre la vita che voleva

Sara Abello
Giornalista
  • 26 marzo 2024

Gordon Santoro (al centro) con Obaid Alketbi e Khalifa al Obaidli

Centuripe è un piccolo comune della Sicilia conosciuto anche come la "stella dell’ennese" o "il balcone di Sicilia", come lo appellò niente meno che Garibaldi.

Città imperiale che vanta un invidiabile patrimonio archeologico di età romana, il secondo più ricco nella Sicilia orientale dopo Taormina, possiamo definirlo un luogo che con ognuna delle sue peculiarità fa sognare...e di sogni oggi vi racconterò, quelli di Antonino, un bambino che adesso, tanti anni dopo, può essere fiero di averli realizzati crescendo.

Antonino Santoro, in arte Gordon, nasce quarantuno anni fa in questo splendido scorcio di Sicilia. Figlio di una famiglia semplice, nella migliore delle accezioni del termine, è cresciuto senza che gli mancasse nulla, certo però il lavoro da operaio del padre gli ha insegnato presto che per realizzare i suoi sogni, grandiosi sin da quando era piccolo, di sacrifici e denaro ne servivano.
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Con la mente fantasticava immaginando una vita di successi nel mondo della musica, sua passione da sempre. Ore ed ore ad ascoltare i suoi artisti preferiti proiettandosi con la mente verso un futuro in cui proprio la musica sarebbe stata lo strumento attraverso il quale mantenersi e vivere.

Sin da giovanissimo infatti, inizia a costruire una visione imprenditoriale nella sua mente, un mindset come dice lui stesso, che prevedeva la consapevolezza di dover fare sacrifici e metter da parte quanti più risparmi possibile per riuscire a costruire qualcosa di solido in futuro.

Ha quattordici anni quando fonda la sua prima boyband: un quartetto di cantanti sulla scia di Backstreet Boys e Take That, che all’epoca facevano urlare non poche ragazzine.

Tre anni dopo serviva un bassista e così, grazie al padre che gli regalò un amplificatore e un basso, iniziò a suonarlo innamorandosene. Sviluppa presto una passione per la musica anni '80, ispirandosi a Sting, Rush, Nirvana e Green Day, passando anche per le cover di Brian Adams.

Sull’onda di queste ispirazioni inizia a scrivere canzoni per la sua band e pian piano attirano l’attenzione di produttori discografici molto importanti.

Ad un passo dal firmare un contratto discografico per il successo riscosso dalla band nel corso di alcuni provini sostenuti a Milano, purtroppo vide sfumare la grandiosa possibilità a causa della crisi discografica che fermò gli investimenti sui nuovi progetti.

Un sognatore come Gordon però non si lascia fermare da qualche "no", se così non fosse adesso non dirigerebbe la sua etichetta discografica tra Dubai e Malta... ops, piccolo spoiler sull’avverarsi dei suoi magnifici sogni.

Proprio i "no" presi a Milano gli danno idea e impulso concreto per creare la sua società discografica e un personale catalogo di edizioni musicali.

L’unico problema era che per farlo servivano tanti soldi...difficilmente un grande progetto si mette in piedi con pochi spiccioli!

Dopo aver completato gli studi all’istituto alberghiero fondò un’azienda edile, non proprio il primo passo che viene in mente dato il percorso seguito fino a quel momento, ma di sicuro il modo migliore ed immediato per guadagnare.

Le cose vanno bene e ottiene grande successo di clienti e commissioni, diventando l’impresa che costruiva in esclusiva tutti i negozi nel sud Italia di un noto brand danese. Con i fondi necessari possono partire gli investimenti della sua etichetta e nascono la Joekonedo Ltd e la Yumenoya Publishing.

Con la nascita di quest’ultima nel 2020, arriva il trasferimento a Dubai nel novembre dell’anno dopo, perché Centuripe mal si adattava a quel tipo di business. La scelta ricade sugli Emirati Arabi e più precisamente Dubai e Ras al Khaimah, e poi Malta, a Gozo ha infatti sede la Joekonedo Ltd e lo studio di registrazione, e Gordon fa da spola tra questi due mondi.

Il trasferimento era d’obbligo e lui ha sempre nutrito interesse e curiosità per la cultura mediorientale. Si tratta di luoghi che godono di una posizione strategica perché perfettamente centrali, tanto da rendere qualsiasi paese facilmente raggiungibile: il centro del mondo perché il suo ambizioso obiettivo del resto è conquistarlo tutto!

Il cambiamento è stato poi attutito anche dalla presenza della sua compagna, legale specializzato in diritto musicale con cui collabora e che tre anni fa è partita insieme a lui.

Oggi la vita di Gordon procede tra due universi sfavillanti come Malta e Dubai, e può ritenersi davvero soddisfatto perchè ha creato una realtà in continua espansione che già adesso offre lavoro a decine di collaboratori e cantanti, con oltre 60 brani originali ed inediti come catalogo editoriale.

Dal piccolo Antonino al discografico Gordon ne sono successe di cose, e in questo caso davvero poco importa se la realizzazione sia arrivata lontano da casa... un uomo dinamico e lungimirante come Gordon si è perfettamente inserito in un contesto dove tante sono le figure che condividono la sua stessa visione.

Il mondo musicale negli Emirati Arabi è ancora qualche passo indietro rispetto all’occidente, ed è lì che sta la strategica opportunità che ha saputo cogliere.

Proprio di recente Gordon ha contribuito all’ambizioso progetto di un museo privato, il "Museum 1185" di Obaid Al Ketbi, ex generale della polizia di Abu Dhabi e ambasciatore in Australia per gli Emirati Arabi, realizzando le colonne sonore originali per le esposizioni, e al quale ha personalmente donato anche delle riproduzioni di un maestro catanese di pupi siciliani, a dimostrazione di come sia impossibile dimenticare le proprie origini.

Una collaborazione questa che mette in luce la connessione tra l’espressione artistica e l’apprezzamento culturale nel panorama dinamico dell’industria musicale.

Come ha imparato a Dubai: «Mashallah, col tempo giusto nasceranno grandi cose secondo la volontà del Signore». E sembrerebbe che già di cose veramente grandi ne stiano nascendo.

La Sicilia ovviamente continua ad avere un posto speciale nel suo cuore, è qui che tutto è nato ed è qui che torna sovente per trarre ispirazione, per ricordare ed essere grato di tutto ciò che ha avuto.

«La nostra è una terra di contraddizioni, di povertà ma di immane bellezza e risorse - riflette Gordon - I limiti che ci impone sono la nostra forza e la differenza che lasciamo ai nostri competitors. Siamo, lo penso con tutto il cuore, orgogliosa- mente sempre un passo avanti».

Ovviamente un cittadino del mondo come lui non riesce a fare pronostici sul futuro.

Da piccolo sognava di visitare ogni angolo del globo quindi, forse, più avanti alternerà periodi durante i quali vivere anche in Sicilia e altri in cui girovagare in cerca di nuovi stimoli ed ispirazioni.

Perché, come diceva Pirandello: «Io sono nato in Sicilia e lì l’uomo nasce isola nell’isola e rimane tale fino alla morte, anche vivendo lontano dall’aspra terra natia, circondata dal mare immenso e geloso».
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