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Università, un flash mob contro i parcheggi privati
Tornano alla carica le associazioni degli studenti contrarie al piano di parcheggi a pagamento dell'Ateneo. Chiedono la revoca della concessione ai privati
La protesta non va in vacanza. Non ancora, almeno per gli studenti universitari palermitani che martedì 17 luglio si sono dati appuntamento davanti all'ingresso della cittadella di viale delle Scienze per un nuovo flash mob.
La querelle è sempre la stessa: i tanto discussi parcheggi a pagamento, in sospeso da anni, e cui l'Ateneo intende dare via libera il prima possibile. Ma che invece molti tra studenti, ricercatori e dipendenti dell'Università hanno bollato come una nuova tassa supplementare.
Una polemica non nuova, che nasce nel 2009, quando il Consiglio di Amministrazione dell'Università decise di concedere la gestione dei parcheggi a pagamento a un'associazione temporanea di imprese costituita da alcune aziende private. Da quel momento scattarono proteste e tentativi di mediazione tra diverse associazioni degli studenti e l'Ateneo, e nel frattempo la concessione è rimasta sulla carta.
Il problema però non è stato risolto, spiegano ora gli universitari, ma solo accantonato. E adesso torna d'attualità, visto che il Rettore Roberto Lagalla intende accelerare perchè il piano vada in porto. Con l'obiettivo - ha spiegato più volte lo stesso Rettore - di migliorare la vivibilità e la sicurezza all'interno della cittadella universitaria nell'ambito di un piano più vasto per l'abbattimento dei livelli di inquinamento nel campus.
«Questo progetto non risolve i problemi della mobilità in viale delle Scienze - ribattono gli studenti - ma costituisce soltanto un'ulteriore tassa a carico di tutta la comunità accademica». Sono molti gli aspetti della questione che gli universitari proprio non digeriscono: «Dalla modalità di partecipazione al bando per l'assegnazione del servizio - dicono le associazioni Udu, Rum, Andu in una nota congiunta - all'assegnazione non chiara di posti e abbonamenti, aai problemi della viabilità interna ed esterna a Viale delle Scienze alle tariffe, troppo gravose per la popolazione universitaria».
Ecco perchè i gruppi di universitari continuano a chiedere la revoca della convenzione con l'Ati. E in compenso lanciano una doppia proposta: «Nel breve periodo, limitare l'accesso alla cittadella universitaria ai possessori di un tesserino elettronico, rilasciato dall'Ateneo a tutti coloro che, facenti parte della comunità accademica, ne facciano espressa richiesta. Nel medio - lungo periodo, invece, lanciare un concorso di idee che sfrutti le competenze progettuali degli studenti universitari palermitani per sviluppare un progetto di viabilità interna e sicurezza redditizio ed economico per l'Università e funzionale per gli utenti».
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