CORSI E FORMAZIONE

HomeCorsi e formazione

Università: bloccato il decadimento degli studenti

Il Senato Accademico sospende l'efficacia delle delibere sulla decadenza dallo status di studente universitario: nel 2014 nessuno studente fuoricorso decadrà

Balarm
La redazione
  • 2 agosto 2012

Nel 2014 nessuno studente fuoricorso dell'Università degli Studi di Palermo decadrà: il Senato Accademico ha deliberato di sospendere l'efficacia delle delibere del 2011 sulla decadenza dallo status di studente universitario. Perdono dunque applicabilità le delibere del 18 gennaio, del 5 aprile e del 31 maggio 2011, in attesa che il quadro generale si chiarisca e che si applichi agli studenti del vecchio ordinamento e a quelli dell'ordinamento 509 (ovvero agli studenti che dai predetti ordinamenti abbiano esercitato il diritto di opzione con il passaggio all'ordinamento didattico 270/2004) il Regio Decreto n.1592/33 che all'art.149 recita che coloro i quali non sostengono esami per otto anni consecutivi, debbono rinnovare l'iscrizione e ripetere le prove già superate.

Per venire incontro ai fuoricorso ed accelerare il numero delle lauree entro il 2014, l'Ateneo aveva istituito dei corsi di recupero e delle tabelle di equipollenza per il trasferimento a un corso di laurea del “nuovissimo” ordinamento oltre che la stesura di un regolamento d’esami specifico per gli studenti dei corsi di laurea a esaurimento: queste agevolazioni hanno prodotto miglioramenti non indifferenti nel percorso di studio degli studenti fuori corso e grazie anche allo sconto del 50% del pagamento delle tasse universitarie per i laureati nella sessione estiva si è registrato un incremento del numero dei laureati palermitani.

Nonostante il blocco della delibera l’amministrazione universitaria ha garantito di non voler ritirare tali provvedimenti che UDU Palermo - degli Universitari e la RUM - Rete Universitaria Mediterranea - (che in rappresentanza degli studenti si sono battutti per ottenere la sospensione della delibera) ritengono necessari "per raggiungere un ulteriore aumento dei parametri di premialità per l’attribuzione del fondo di finanziamento ordinario - si legge in una nota - e per tutelare gli studenti dell’Ateneo dagli effetti della “spending review”, concernente la tassazione universitaria"

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI