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Una Palermo tutta apparenza: al Lelio va in scena Pirandello

  • 20 febbraio 2006

«In una città di mare, non importa quale». Così scrive Pirandello nel prologo di “L’uomo, la bestia e la virtù”. E così Giuditta Lelio, nota teatrante, regista e direttore artistico dell’omonimo teatro palermitano (in via Antonio Furitano, 5/a), coglie l’occasione al volo ed ambienta a Palermo la vicenda pirandelliana per lo spettacolo che andrà in scena nel suddetto teatro dal 25 al 26 febbraio. «La scelta non è dettata solamente dal grande amore per la città - spiega la regista - ma dal fatto che essa rappresenta lo scenario ideale per il dramma, una città che, con i suoi pregi e difetti afferma e conferma, in modo eclatante, il tema fondamentale della poetica dell’autore agrigentino: l’irresoluta e drammatica dialettica fra realtà ed apparenza». La Palermo dei Florio diventa una raffinata capitale europea, vive un periodo di insolita floridezza, e di prestigio, altrettanto inconsueto, nella patria del Gattopardo, di una nascente e splendente classe borghese. Ma è un breve periodo, quello della Belle Epoque palermitana, che, privo di solide basi economiche e sociali, rivela presto la sua natura di elegante sfoggio di una patina di felicità, raffinata ma inconsistente. E su questo sfondo si svolge il dramma di casa Perella, il doppio tradimento di un uomo, un capitano che, essendo a lungo lontano dalla famiglia, si fa una doppia vita segreta, e di sua moglie che aspetta un figlio dall’amante, dramma qui rappresentato nel pieno, ammirato rispetto dell’intenzione poetica di Pirandello.

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Giuditta Lelio, che già si è cimentata nel 2004 nel repertorio pirandelliano con la messa in scena de “I Giganti”, propone una lettura scenica che, con ammirato rispetto, mantiene intatta e viva l’intenzione poetica dell’autore. La regista si limita, semmai, a sottolineare i risvolti morali che il contrasto drammatico tra apparenza ed essere, facciata e realtà, contiene e l’inattingibilità della verità, che diventano causa di un ottuso moralismo e del guasto sociale. Reciterà sulla scena un cast nutrito di giovani attori, alcuni dei quali già affermati e conosciuti, almeno nel contesto teatrale locale. Fra di essi vi sono Carmine Maringola, nel ruolo del trasparente signor Paolino, Danila la Guardia, nei panni della virtuosa signora Perella, Dino Rinella, in quelli del marito, l’assente capitano Perella, Giulio Gioè, che interpreterà vari personaggi, come il dottor Pulejo, il signor Totò, la governante ed altri. Anche Stefania Zappalà e Giuseppe Gioè avranno i doppi ruoli, rispettivamente di governante del signor Paolino e di Grazia, la domestica di casa Perella, l’una, e dei due scolari Giglio e Belli, l’altro. Il piccolo Marcello Gattuso sarà, infine, Nonò, il primogenito undicenne dei Perella. Lo spettacolo andrà in scena il 25 febbraio alle ore 21.15 e il 26 febbraio alle ore 17.15. Prenotazioni ed informazioni al botteghino, tel 091.6819122.

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