CINEMA E TV
Una Bridget più imbranata che mai
Che pasticcio, Bridget Jones! (Bridget Jones: the edge of reason)
Regno Unito 2004
Di Kidrom Beeban
Con Renee Zellweger, Colin Firth, Hugh Grant, Jim Broadbent, Jacinda Barret
Bridget Jones è una donna che ha da poco superato i 30 anni, fa la giornalista televisiva con scarsi risultati, è imbranata, pasticciona, credulona, ingenua e sfigata. Alle prese con degli atavici chili di troppo, indossa strette panciere per perdere qualche taglia e sogna di coronare il suo sogno d’amore sposando l’uomo della sua vita. So cosa state pensando: questa è la trama de “Il diario di Bridget Jones”, commedia inglese, romantica e brillante, che nel 2002 aveva consacrato il talento di Renee Zellweger, facendola conoscere al grande pubblico, e che per molti aveva significato la rivincita delle “bruttine”. Adesso sarete curiosi di sapere come andranno a finire le cose tra Bridget e il suo bel Mark Darcy (Colin Firth), dopo che finalmente si sono scoperti innamorati ed hanno archiviato il viscido Daniel Cleaver. A dire il vero “Che pasticcio Bridget Jones”, come da migliore tradizione, finisce per centrare in pieno tutti i difetti tipici dei sequel: la storia è pressappoco identica alla precedente, di nuovo c’è assai poco e piuttosto prevedibile e scontato.
Il riproporre lo stesso menage a tre con Hugh Grant è l'emblema di questo film che forse non ha alcuna pretesa se non quella di incassare qualche soldo, sull'onda del successo passato, e di far divertire per un paio di ore, magari spegnendo il cervello. Molto brava è la Zellweger, già premio oscar come miglior attrice non protagonista in "Ritorno a Cold Mountain". Al di là dei 10 chili che ha dovuto prendere forzatamente, va sottolineato lo straordinario eclettismo e la capacità di calarsi in un personaggio così marcato: le sue buffe espressioni sono fra le poche note liete del film. Hugh Grant si limita a fare quello che gli riesce meglio: l'eterno ragazzo rubacuori, spesso superficiale e cinico. A dire il vero le rughe cominciano a far trasparire sempre più vistosamente gli anni che passano, e ci si chiede per quanto tempo ancora sarà in grado di interpretare questo tipo di ruolo. Fra le note positive del film ricordiamo anche la colonna sonora, capace di adattarsi perfettamente alla trama. Un film da vedere per chi vuole farsi quattro risate senza impegno.
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