ARTE E ARCHITETTURA
Un “sogno barocco” per la nuova fontana Pretoria
Alle 17.45 ci sarà il tempo, in concomitanza con la trasmissione Thelethon, per un collegamento in diretta con Rai Uno che riprenderà l’inaugurazione della fontana
Sarà una “festa barocca” in pieno stile a dare il benvenuto, sabato 13 dicembre a partire dalle 17, alla nuova fontana Pretoria di Palermo, dopo un restauro durato cinque anni. Un gioco di luci e ombre e duemila “padelle” romane, istallate e accese sugli edifici circostanti, supportate da fari alogeni sapientemente sincronizzati con i gettiti d’acqua della fontana, restituiranno la piazza ai palermitani. E a far risplendere il bianco delle statue ci penserà anche l’attore Ludovico Caldarera che leggerà un brano che riprende l’epitaffio posto sul prospetto di Palazzo delle Aquile, mentre a seguire, L’Orchestra da camera “Vincenzo Bellini” diretta dal maestro Ignazio Miraglia e composta da venti elementi e due solisti, suonerà parte delle Quattro stagioni di Vivaldi accompagnata dal Coro di Giovani del Terzo Millennio diretto dal maestro Marcello Iozzia. Alle 17.45 ci sarà anche il tempo, in concomitanza con la trasmissione Thelethon, per un collegamento in diretta con Rai Uno che riprenderà l’inaugurazione della fontana.
Lo scopo così fu presto raggiunto da parte del Senato, che da un lato ebbe la possibilità di realizzare una sorta di santuario degli emblemi originari della città e dall’altro, quello di rivendicare le proprie prerogative rispetto al potere vicereale. I numerosi elementi che l’adornano (24 protomi e 20 statue) sono sculture in piedi e giacenti, divinità mitologiche, sirene, arpie, delfini e mostri marini. Tra le sculture, secondo l’interpretazione di Antonio Veneziano, ricorrono le personificazioni di quattro fiumi storici palermitani: Oreto, Papireto, Gabriele e Maredolce, rappresentati nelle quattro grandi vasche; le statue all’esterno (accoppiate) sono quelle di Diana e Apollo (guardando Palazzo delle Aquile in senso antiorario), Adone e Venere, Mercurio e Pomona, Bacco ed Ercole; all’interno ci sono quelle dell’Abbondanza e della Liberalità, di Trittolemo e Cerere, di Vertunno e Venere Verticordia, di Opi e Orfeo.
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