LIFESTYLE
Torna alla vita il Cento61: una veste nuova e da scoprire per il locale cult di Palermo
A riaprirne i battenti sono i due giovani imprenditori palermitani Michele Biondo e Ciccio Costa: il contesto è diverso e conviviale tra cene gourmet e cocktail bar
Michele Biondo e Francesco Costa
Come in quei luoghi cult di una città che era in piena trasformazione e che oggi restano nella memoria di una generazione di bon viveurs: ad accomunarli era l’atmosfera magica che si creava quando ci si guardava intorno e ci si conosceva tutti e quando si era certi che anche i volti nuovi, varcando la soglia, avrebbero in qualche modo reso più magica l’aria.
Come quei posti in cui capitiamo per caso, viaggiando, e di cui poi tornando in città sentiamo la mancanza, dove il format vincente è la sicurezza di un aperitivo di appetizer ben fatti e cocktail eccezionali dove ci piacerebbe andare subito dopo il lavoro - ma anche per cena – quando vogliamo soltanto staccare il cervello e passare un’ora, o tutta la serata, insieme agli amici di sempre a conoscere gente nuova in un posto che ci piacerebbe chiamare "seconda casa".
Totalmente rivoluzionato nell'arredamento, nell'illuminazione e nello stile della cucina, questo angolo della città torna alla vita in una nuova veste e con un nuovo concept: valorizza lo spazio all'aperto, cambia - in tutti i sensi – musica e allestisce una cucina di tutto rispetto.
«L'idea è quella di fare rivivere questo bell'angolo di Palermo ma sotto una nuova luce – spiega Francesco Costa, uno dei due soci insieme a Michele Biondo – abbiamo investito in una filosofia di locale che comprende sia l'atmosfera ricercata che la sostanza: tra materie prime di qualità, un consulente come lo chef Ciccio Scarpulla e un forno a brace che affumica alcuni piatti particolari non c'è niente lasciato al caso».
Dalle ceneri di tante belle sensazioni allora rinasce un posto in cui i due imprenditori hanno voluto importare un nuovo concetto di "lusso" che, di fatto, è alla portata di tutti: «Parlando di "lusso" non si intende l'ambiente che abbiamo creato o magari la preparazione dei piatti – continua Costa – anzi, si intende l'attenzione verso i clienti, anche se preferisco chiamarli amici, che è fatta di piccole cose e piccole coccole”.
Coccole che sono parte fondamentale di un posto che potrebbe diventare il porto sicuro dopo una giornata di lavoro, stress e cose da fare: «Gli amici, chi ci sceglie come posto del cuore e chi inciampa qui per caso - sottolinea Costa – tutti vengono accolti e coccolati in tutti i sensi: le materie con cui gli chef preparano i piatti sono frutto di continua ricerca e sperimentazione, ma ci piace anche che si creino momenti di divertimento improvvisato, come possono essere quelle due ore danzerecce a sorpresa, all’ora dell’aperitivo a suon di jazz».
Aperitivo che per molti si traduce in cocktail e allora perché non parlare del cocktail bar: dove tra vini e liquori va sottolineata la presenza di una selezione di oltre trenta gin che poi verranno miscelati da un bartender che è anche un esperto di questo distillato. Qui ci si diverte come se fossimo a casa ma con i benefits che hai quando ti trovi in un locale che ci tiene a mantenere alti gli standard con la ricerca, lo studio e le proposte sempre nuove e varie anche sul piano dei cocktail.
Un contesto allora diverso e conviviale in cui la parola chiave sembra essere "voglia": voglia di ritrovare e ritrovarsi in un bel posto in pieno centro e da cui guardare con tranquillità Palermo all’imbrunire, voglia di un piatto gourmet da spizzicare, voglia di un drink dopo cena e soprattutto voglia di mettersi comodi sul divanetto per chiudere in relax ogni giorno della settimana.
«Come prima, più di prima - conclude Costa scherzando - siamo contentissimi perché tra l’arredamento, la gente che viene a trovarci e cibo e bottiglie siamo riusciti a mettere in piedi esattamente il locale che volevamo».
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