ARTE E ARCHITETTURA
Tommasina Squadrito, uno squarcio sul mare
"Vibrato Mare Proprio" è il titolo della mostra personale di pittura di Tommasina Squadrito, alla Libreria del mare di Palermo sino al 16 di febbraio. Il luogo che ospita la mostra è quanto di più evocativo ci sia: affacciata sulla Cala, la Libreria del mare offre alle opere della Squadrito la giusta vicinanza con l’elemento che più le caratterizza e che ne costituisce l’ispirazione principale: il mare. Il mare vivo, coi suoi moti ondosi che si accavallano, i suoi colori intensi e cangianti, condizionati da tutti gli elementi, gli animali e le condizioni che lo costituiscono. La mostra si compone di tre piccoli spazi che ospitano tre cicli diversi ("Vibrato mare proprio", "Schermo pensato" e "Il Riflesso"). La soluzione di allestimento esalta la condizione di leggerezza così tipica nelle opere della Squadrito: le tele sembrano appoggiate, sospese in leggerissimi sostegni che ne evocano ed esaltano la vaporosità.
Segno distintivo delle opere (di quelle piccole e soprattutto di quelle più grandi) sono gli squarci aperti direttamente sulla tela. Non si tratta di tagli di fontaniana memoria ma piuttosto di un elemento pittorico a tutti gli effetti. Gli squarci, infatti, seguono e assecondano i tratti cromatici e l’andamento delle pennellate, contribuiscono ulteriormente a dare respiro a queste opere impalpabili, costituite da pochi segni e calligrafie. Sulle tele si manifesta una ricerca artistica che le indaga come materiale, le lavora approfonditamente come si trattasse di uno mezzo pittorico equivalente al segno o al colore. Di fatto la tela non è supporto, ma materia.
Segno distintivo delle opere (di quelle piccole e soprattutto di quelle più grandi) sono gli squarci aperti direttamente sulla tela. Non si tratta di tagli di fontaniana memoria ma piuttosto di un elemento pittorico a tutti gli effetti. Gli squarci, infatti, seguono e assecondano i tratti cromatici e l’andamento delle pennellate, contribuiscono ulteriormente a dare respiro a queste opere impalpabili, costituite da pochi segni e calligrafie. Sulle tele si manifesta una ricerca artistica che le indaga come materiale, le lavora approfonditamente come si trattasse di uno mezzo pittorico equivalente al segno o al colore. Di fatto la tela non è supporto, ma materia.
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Tommasina Squadrito è solita aprirsi a suggestioni che mirano a una interazione tra i diversi linguaggi artistici, come testimonia proprio il ciclo "Schermo Pensato", in cui i fogli dipinti rappresentano lo spunto iniziale di un lavoro che è poi diventato un video. E proprio a proposito di contaminazioni artistiche, l’artista sarà protagonista i prossimi 16, 17, 18 e 19 febbraio di una performance dal titolo "…SSSH…", presso la Galleria Agorà (via XII Gennaio, 2). Nelle doppie vesti di artista e poetessa, Tommasina Squadrito, insieme al contrabbassista Lelio Giannetto, proverà a coinvolgere il pubblico in quella che lei stessa definisce «un’esperienza di non-spettacolo, di non-mostra, di non-concerto, di non-teatro», intesa come «un incontro di voci sulle corde del contrabbasso e delle gole». Per assistere alle performances è necessario prenotarsi sul sito internet www.curvaminore.org o chiamando il 347.6035179.
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