MUSICA
The Art of Zapping: il crossover diventa realtà
Reduci dal successo dei Giochi invernali di Torino 2006, dove si sono esibiti con due show sulle piste e un live set durante la Notte Olimpica, la band dei The Art Of Zapping (TAOZ) giunge a Palermo, dove giovedì 23 marzo si esibirà ai Candelai, all’interno della rassegna musicale Indiexplosion patrocinata da Balarm (ore 22.30, ingresso 4 euro, ridotto iscrivendosi alla lista on-line su www.balarm.it).
Se il circuito della musica underground, pur non sfruttando i canali e le possibilità della grande distribuzione, ha sempre funzionato da collettore di idee e progetti musicali nati da realtà lontane fra loro, possiamo senz’altro affermare che la scena palermitana sia tra quelle che meglio hanno saputo beneficiarne. Parecchi anni prima dell’avvento del web e degli mp3, realtà musicali periferiche come la nostra hanno saputo sviluppare, con pochi mezzi e parecchi sforzi, una fitta rete di scambio con quelle delle altre città. I TAOZ sono uno di quei gruppi nati grazie a questi canali musicali alternativi, quasi a dimostrarci come quanto sia stato seminato negli anni abbia raccolto infine i suoi frutti: una band composta da musicisti torinesi, palermitani e non solo, che ha saputo ottenere riconoscimenti ben oltre l’angusto ambito underground, a testimonianza di come la musica indipendente e apolide possa veramente ambire a mete inaspettate. Il gruppo, attivo dal ’92, esordisce con il disco "Openmindrevolution", un crossover di funk, metal, proto-jazz, per poi virare verso il noise nel secondo album "Down", quando alla line-up composta da Roby Vitari alla batteria, Luca Ruvilli alla chitarra (gli unici rimasti nell’attuale formazione) e Piero Grassilli al basso si aggiunge il nostro concittadino Bizio Rizzo, militante in band seminali dell’underground palermitano come Nullafacenti, Kali Yuga, Merrygoround e Semprefreski. Il disco viene prodotto ad Amsterdam da Marc De Reus (già ai mixer con band come Urban Dance Squad) e distribuito in Irlanda e Regno Unito dalla Cargo records. La traccia di apertura "S.O.S" viene inserita nella compilation del "Los Angeles Foundation forum 95" assieme a nomi altisonanti quali Testament, Monster Magnet, Souls At Zero e Down. Nel 1996 collaborano con la Unicorn booking agency che si occupa anche di Timoria e Tiromancino. Segue un periodo di stasi, nel 1996 Bizio esce dal gruppo, e nel 2002 alla voce subentra Diegone (cantante dei Medusa).
La parola d’ordine dell’album è dunque eclettismo, visto come contaminazione di generi che solcano pop, rock, rap, elettronica e reggae, certamente frutto delle singole esperienze musicali della nuova line-up che vede aggiungersi Lucy (voce), Luca Ruvilli (chitarre), Roby Sanna (chitarre, programmazione, produzione) e Nic Angileri (uno dei bassisti italiani più richiesti in studio). Un ensemble del genere promette dunque un live-set di estremo impatto sonoro che saprà certamente infiammare tutti i presenti ai Candelai. Tra i quali, aggiungiamo noi, alcuni saranno particolarmente felici di constatare come una scena cresciuta con le varie "distro" che scambiavano via posta compilations su cassette e con quegli ormai leggendari concerti organizzati con mezzi a dir poco di fortuna, abbia in fin dei conti messo in circolo musicisti e proposte musicali in grado di contribuire, partecipare e - perché no? - anche ad eccellere nella nostra spesso disarmonica e geograficamente squilibrata scena italiana.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
In Sicilia solo un'altra parola vale quanto questa: perché un "suca" è per sempre