MUSICA

HomeNewsCulturaMusica

Teatro Massimo, Carriglio si dimette

Pietro Carriglio ha rassegnato le sue dimissioni che, puntualmente accettate, lo rendono da ieri ufficialmente “ex” sovrintendente del Teatro Massimo

Balarm
La redazione
  • 11 novembre 2004

«Le dimissioni del maestro Bellugi come ho avuto modo di rappresentarle con la mia lettera dell'11 ottobre, rendono incompatibile la mia presenza in Teatro. La prego di darne comunicazione al Consiglio d' Amministrazione che dovrà prendere atto della mia irrevocabile decisione di concludere il mio mandato. Ringrazio tutti per il lavoro comune che anche con sacrifici ha raggiunto l'obiettivo prefissatoci del pareggio di bilancio e della sottoscrizione del mutuo». Con questa laconica lettera indirizzata al Presidente della Fondazione Teatro Massimo, sindaco Diego Cammarata, Pietro Carriglio ha rassegnato le sue dimissioni che, puntualmente accettate, lo rendono da ieri ufficialmente “ex” sovrintendente del teatro. La sua uscita di scena segue di poco quella del direttore artistico Piero Bellugi e del suo assistente Pietro Mianiti, ma giunge dopo la conclusione della riunione tecnica svoltasi l’altro ieri per definire l´operazione finanziaria tra Fondazione, Regione e banca: in tal modo Carriglio ha mantenuto la promessa di siglare la definizione del mutuo da 25 milioni di euro garantito dalla Regione, che dovrebbe consentire al teatro di piazza Verdi di risollevarsi dalla paralisi finanziaria dovuta alla chiusura dei conti bancari. Nel frattempo i poteri di firma del sovrintendente sono stati trasferiti al direttore operativo Franco Domeneghini.

Adv
Accolte senza alcuna sorpresa le dimissioni di Carriglio, il sindaco Cammarata così spiega l’operazione tecnica, palesando la propria soddisfazione per il suo esito positivo: «La banca concederà alla Fondazione un anno di “preammortamento”, consentendo così al teatro di maturare economie, che potranno essere investite nel rilancio della produzione artistica. Le rate di mutuo avranno un ammontare molto vicino agli interessi che attualmente la Fondazione paga per l'esposizione bancaria». Del resto già lo scorso venerdì il sindaco ha ricevuto dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione mandato a valutare le migliori professionalità “con qualità manageriali” sul mercato, da considerare per risollevare le sorti della Fondazione. «Nomi di prestigio», assicura il sindaco, che in seno al Cda affronterà tecnicamente la questione il prossimo 29 novembre, data entro la quale sarà noto il nome del successore di Carriglio. Dal fronte politico, e in particolare dalla sinistra, le reazioni alle dimissioni di Carriglio sono tutte all'insegna della soddisfazione, e se certamente il nuovo sovrintendente troverà una situazione non ideale, almeno potrà lavorare con una certa tranquillità per programmare soprattutto il rilancio futuro e magari realizzare quel programma triennale che, forse con troppo precipitoso ottimismo, era stato diramato appena qualche mese fa.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI