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Segesta Festival: in scena Iliade e Odissea

Balarm
La redazione
  • 31 luglio 2007

Le passioni, le inquietudini, le tragedie e le grandi imprese umane, di scena al Segesta Festival. Dal 12 al 15 agosto, la splendida cornice del sito storico - archeologico di Segesta, ospiterà il progetto Iliade e Odissea, quattro grandi appuntamenti serali dedicati ai due grandi poemi omerici. Due episodi differenti dell’Iliade e due dell’Odissea, rielaborati espressamente per il Segesta Festival, riaffermano il forte legame tra il luogo e le espressioni artistiche della classicità e del mito. Interpretati con linguaggi contemporanei rivelano una sensibilità tutta moderna. La regia dell’intero ciclo è affidata a Piero Maccarinelli, gli interpreti sono gli attori Massimo Popolizio e Manuela Mandracchia e le musiche, eseguite dal vivo, sono della Piccola Banda Icona di Stefano Saletti (per l’Iliade) e del grande musicista statunitense Uri Caine e il suo Trio (per l’Odissea). Domenica 12 e lunedì 13 agosto andranno in scena rispettivamente “Ettore e Andromaca” e “Uomini e Dei. L’inganno di Era a Zeus”. “Iliade, l’aspra contesa” (questo il titolo della mini rassegna), attraverso la rivisitazione di uno specifico episodio dell’assedio decennale condotto dai Greci contro Troia, cerca di indagare le gerarchie sociali, le logiche della pace e della guerra, nella speranza che individuo e società riescano a rendere meno utopiche le ragioni della convivenza. Fra il nono e il decimo anno di assedio Achille si ritira dalla guerra in seguito ad un’offesa subita da Agamennone e riprende le armi dopo la morte di Patroclo, per vendicare l’amico e per uccidere il più forte guerriero di parte troiana, Ettore. L’Iliade, il poema della guerra, è il primo grande affresco dell’umanità. È la rappresentazione della vita umana attraversata e animata dalle contese tra eroi greci e troiani, tra uomini e dei dell’Olimpo. In un contesto come quello moderno dove non è più la società al centro delle investigazioni, ma l’individuo nella sua solitudine, la rilettura di un capolavoro come l’Iliade ci può aiutare a capire meglio la nostra natura e il nostro posto nella società. Martedì 14 e mercoledì 15 agosto sarà invece la volta di “Odisseo e le altre donne del ritorno” e “Penelope e Odisseo. Ritorno a casa”, i due episodi dedicati all’Odissea. «Ho pensato a Ulisse come al primo reporter della storia. La sua macchina fotografica i suoi racconti. La mia voce il mezzo per produrre le sue immagini e la musica di Uri Caine i colori di quelle immagini…» afferma Massimo Popolizio. «Due serate che sono parti di un viaggio fra parola e musica, fra significato e significanti, giocate con ritmi serrati o nell’attesa di un nuovo racconto. Ad arricchire questa gara la straordinaria performance dal vivo di Uri Caine, le folgoranti visioni di cielo e di mare di un grande artista dell’immagine Franco Fontana, in un gioco di connessioni e rimandi che, speriamo, restituiranno la magia incantata e affascinante del lungo viaggio di Ulisse» aggiunge Piero Maccarinelli. Per informazioni e acquisto biglietti: www.segestafestival.com
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