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Rivoluzione Università: addio alle tesi di laurea

Dalla sessione estiva del prossimo anno di studi (2013-2014), addio tesi di laurea per i corsi triennali, sostituite da test e/o elaborati scritti

Balarm
La redazione
  • 20 novembre 2012

È la grande fatica che conclude il percorso universitario: messo il punto al capitolo delle “conclusioni” e “ringraziamenti” della propria tesi, la laurea può considerarsi già in mano, il pensiero imminente è una corona di alloro, e il passo successivo, sarà la collocazione della tanto sudata "opera" in un reliquiario impolverato da contemplare di tanto in tanto negli anni che verranno.

Rimarranno basiti i neolaureati nello scoprire che a partire dalla sessione estiva del prossimo anno di studi (2013-2014), la tesi di laurea e la conseguente discussione pubblica per i corsi triennali all'Università di Palermo, saranno abolite. Un tantino più euforiche, forse, le reazioni dei futuri laureandi, ma l'entusiasmo è ancora tutto da valutare, alla luce dei nuovi provvedimenti sostitutivi alla prova finale.

Per diventare "dottore" servirà comunque una prova finale, che consisterà, a scelta dello studente, o in un test scritto a risposte aperte o in un elaborato lungo al massimo trenta cartelle (o in entrambe le cose, se così deciderà il Consiglio di corso di laurea) che sarà valutato da una commissione. Inoltre, il voto negli esami più impegnativi peserà di più di quello ottenuto nelle prove più “leggere”, e nel calcolo del voto finale, verranno presi in considerazione anche i voti conseguiti in discipline inserite in esubero, rispetto al piano di studi.

Questo il nuovo regolamento del Senato accademico dell'ateneo - la cui delibera è prevista per martedì 20 novembre - che ha deciso che la prova si svolgerà almeno trenta giorni prima della data d'inizio della sessione di laurea, nell'ambito della quale ci sarà la sola proclamazione dei laureati. Anche gli studenti che hanno già fatto richiesta di assegnazione della tesi potranno, nei limiti imposti dalla delibera del Consiglio di corso di studio, esercitare l'opzione di partecipazione alla prova scritta o di assegnazione dell'elaborato breve.

L’abolizione della tesi non riguarda però tutti i corsi di laurea: la tesi con esame pubblico finale resta infatti obbligatoria al termine delle lauree magistrali (quelle biennali) e di quelle a ciclo unico (Architettura, Chimica e tecnologie farmaceutiche, Conservazione e restauro dei beni culturali, Giurisprudenza, Farmacia, Ingegneria edile/Architettura, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Scienze della formazione primaria).

«Con questa delibera - dice il prorettore vicario Vito Ferro - il Senato ha inteso ristabilire la differenza, prevista dalle norme vigenti, esistente tra la prova finale, cui corrisponde un'attribuzione da 3 a 6 crediti formativi, e la tesi di laurea magistrale che deve avere il requisito di originalità e che ha un'attribuzione in crediti che può raggiungere anche i 40 crediti formativi. L'ateneo si doterà anche di un software anti-plagio per la verifica dell'originalità del testo della laurea magistrale» .

Novità anche per il calcolo del voto finale, sia per le lauree triennali che magistrali. La votazione iniziale derivante dalla carriera dello studente sarà determinata calcolando la media ponderata dei voti conseguiti negli esami, attribuendo un diverso peso agli insegnamenti. In sostanza, i voti alti nelle materie più "pesanti" (quelle che "portano in dote" un maggior numero di crediti formativi) varranno di più che quelli conseguiti in esami più "leggeri". Saranno considerati anche i voti conseguiti in discipline eventualmente inserite in esubero, rispetto al piano di studi, nella forma di "corsi liberi".

Nel calcolo della votazione iniziale può essere aggiunto un punteggio massimo di 3 punti in funzione del numero delle lodi conseguite dallo studente e nella misura di 0.5 punti per ciascuna lode. La commissione disporrà di un ulteriore punto da assegnare al laureando che abbia maturato esperienze all'estero nell'ambito dei programmi comunitari (come Erasmus, Socrates) o nella veste di visiting student, a condizione che lo studente abbia conseguito nell'ambito dei suddetti programmi almeno 15 crediti formativi, o abbia conseguito attestati o diplomi di frequenza in istituzioni straniere riconosciute dalla facoltà. La commissione disporrà, infine, di due ulteriori punti da assegnare al laureando che abbia completato i suoi studi nella durata legale del corso di laurea In tutto, un massimo di 7 punti per le triennali e di 11 per le magistrali.

Numerose le novità anche per i corsi in cui resta obbligatoria la tesi di laurea. Lo studente di un corso di laurea biennale deve avanzare domanda a un docente (professore o ricercatore) di norma entro la fine del primo semestre del secondo anno di corso. Per le magistrali a ciclo unico, la domanda deve essere avanzata all'inizio del secondo semestre del penultimo anno di corso e comunque almeno 9-12 mesi prima della presumibile sessione di laurea. Entro trenta giorni dall'inizio dell'anno accademico, i docenti dovranno comunicare gli argomenti disponibili al presidente del consiglio di corso di laurea, il quale renderà pubblico l'elenco sul sito web della facoltà. La menzione potrà essere richiesta solo per i laureandi la cui votazione iniziale di carriera non sia inferiore a 105/110.

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