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Ritorna l'incubo meningite: un nuovo caso a Palermo
Un nuovo sospetto di meningite a Palermo con il ricovero di una donna di 35 anni all'ospedale Civico: si ribadisce l'importanza della prevenzione e dell'informazione
Continua l'incubo della meningite con un altro caso sospetto a Palermo: una donna di 35 anni, Elisa Patanè, è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Civico. C'erano i sintomi ma non la certezza, intanto le Asp di Palermo e Catania, città dove la donna lavora, avevano già avvisato familiari e amici per la profilassi precauzionale.
Dopo i dovuti accertamenti ed esami di laboratorio la diagnosi di meningite non è stata per fortuna confermata, si tratta infatti di un altro batterio. Palermo si dimostra comunque in perenne stato di allerta.
Per questo motivo, per evitare quindi allarmismi e false preoccupazioni, è necessario continuare la campagna di informazione e prevenzione. E continua, soprattutto, la campagna di vaccinazione gratuita dell’Assessorato regionale alla salute per gli under 30. Pochi casi, ma sufficienti ad allertare un’intera cittadina che segue la vicenda con un’attenzione che tende alla paranoia.
Tessera sanitaria alla mano e si potrà accedere al servizio; anche chi dovesse superare il limite d'età potrà disporre del vaccino con la formula del co-paying (spese a metà fra cittadino e Regione).
Come ha spiegato a Balarm il dottor Francesco Salomone, la meningite è una malattia epidemica che si diffonde per contatto diretto attraverso le secrezioni organiche come starnuti e tosse. È importante far attenzione ai primi segnali: i sintomi più evidenti sono febbre altissima, che rende del tutto inefficaci le terapie con antipiretici, e rigidità nucale, oltre ai conseguenti mal di testa, nausea e vomito.
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