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Rifiuti, l'Amia è salva: scongiurato il fallimento
Il Tribunale ha scongiurato il fallimento dell'ex municipalizzata Amia. Pronto un nuovo piano. Orlando:"Ci avviamo verso la fine dell'emergenza"
L’Amia è salva. Il Tribunale fallimentare ha scongiurato il fallimento dell’ex municipalizzata. Adesso si lavorerà sul piano che dovrà essere approvato dal ministero dello Sviluppo economico.
Nonostante l'Amia sia sommersa dai debiti e in amministrazione straordinaria da circa due anni, il piano presentato dal liquidatore Baldassarre Quartararo ha convinto i giudici. Secondo il piano, una parte dei 180 milioni di euro di debiti sarebbero in parte ripianati con la vendita del 49% dell'Amg, le cui azioni sono detenute dall'Amia, di palazzo La Rosa e con alcuni crediti di esercizio del Comune nei confronti dell'azienda. L’Amia sarà divisa in due parti: quella vecchia andrà avanti secondo il concordato fallimentare e l'altra nella quale confluirebbero solo i debiti nei confronti dei dipendenti.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore alle partecipate Cesare Lapiana hanno commentato la sentenza dei giudici: «Siamo soddisfatti per la decisione assunta oggi dal Tribunale. E' interesse massimo dell'amministrazione comunale, perché è interesse massimo della città, scongiurare definitivamente il rischio di fallimento di un'azienda strategica per lo sviluppo della collettività».
«La disponibilità dell'amministrazione comunale a collaborare con il liquidatore e con i commissari per la definizione della proposta di concordato - affermano Orlando e Lapiana - mentre ci avviamo ad uscire dall'emergenza stiamo già lavorando al futuro che passa attraverso la raccolta differenziata e la realizzazione della sesta vasca di Bellolampo, progetti che restituiranno a Palermo un'azienda pubblica sana e produttiva».
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