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Quella moda di abitare in centro storico: la Palermo magica si riempie di residenti

L'associazione nazionale centri storici e artistici diffonde i dati per la Sicilia: fortissimi i centri storici di Palermo e Messina mentre sono in fuga catanesi e nisseni

Balarm
La redazione
  • 19 gennaio 2018

Piazza Bologni a Palermo

Pedonalizzazioni, spazi artistici, arredo urbano, occasioni di incontro, botteghe e ristorantini: il centro storico di Palermo è arrivato a un punto di svolta diventando zona ambitissima in cui vivere per cittadini e, perché no, stranieri.

Tra quei vicoli di balate e lampioni infatti, le cose sono cambiate - dati alla mano - decretando una vera rivoluzione delle dinamiche abitative e solo negli ultimi 17 anni.

A dirlo sono l'Associazione nazionale centri storici artistici e il Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell'edilizia che hanno messo in piedi una ricerca approfondita su una forbice temporale che va dal 2001 al 2016.

Come si configura Palermo: a differenza di molte grandi città italiane e siciliane, il suo centro storico non è abitato prevalentemente da anziani ma da giovani e turisti, zona in cui la popolazone è cresciuta dell'8% (meglio a Messina, dove è cresciuta del 10%).

Quasi il 20% dei palermitani insomma sceglie di abitare in centro storico, vicoli e piazzette in cui tra l'altro comprare casa non costa poi molto: meno della metà di quanto costa, per esempio, comprarla a Milano o Roma.
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E per il prezzo medio di vendita delle case in centro le città siciliane sono quasi tutte in fondo alle classifiche, anche se durante il biennio compreso tra il 2014 e il 2016 in generale le compravendite sono aumentate.

Ma in tutto questo via vai, Palermo vanta un triste guinnes: è la nona città italiana per edifici inutilizzati. Nonostante la volontà di molti e la romantica atmosfera del centro storico, è proprio qui infatti che un immbile su dieci è vuoto tra palazzi, appartamenti e spazi commerciali.

Dallo studio emergono anche alcune novità positive su lavoro e crescita: sale del 18,7% l'occupazione e sale vertiginosamente - e continuamente - il numero di case private destinate casa vacanze o bed and breakfast.

In generale l'intera Sicilia si presenta però discontinua: se gli abitanti dei centri storici di Palermo e Messina crescono, nelle altre città diminuiscono. Per esempio Siracusa è in pieno svuotamento: diminuiscono le famiglie e le occasioni di lavoro e i residenti in centro sono diminuiti del 16,8%.

Meglio invece Agrigento, in aumento del 4%, o la vecchia Caltanissetta che si ripopola dell'1%. Catania cresce nelle zone residenziali limitrofe al centro storico e invece i centri storici di Trapani, Enna e Ragusa sono in sensibile calo.
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